Alberto Sordi, Vittorio De Sica, Ugo Tognazzi. Nomi che il cinema italiano lo hanno nutrito, vissuto e costruito. Attori che della macchina da presa hanno fatto un veicolo di storia nostrana. Tra loro anche il grande Nino Manfredi che scomparso dieci anni fa rimane un esempio di attore caro alla gente, “uno di noi” come si dice di chi risulta familiare.
Attraverso lo sguardo lucido di Manfredi, la gioia e i dolori di un’Italia che si riprende dalla guerra e che guarda fiduciosa nel futuro. I suoi film ci regalano quella particolare ironia da avanspettacolo ma anche la malinconia dell’eredità contadina che tanto gli apparteneva. Ciociaro di nascita ma romano d’adozione Manfredi è uno degli esponenti più significativi della commedia all’italiana. Il teatro, la notorietà televisiva, la radio, il doppiaggio e l’incredibile carriera cinematografica (si è cimentato anche nella regia vincendo nel 1971 il premio per la migliore opera prima al Festival di Cannes con il film dalle venature autobiografiche Per grazia ricevuta), saranno celebrati con la manifestazione internazionale “Nino! Omaggio a Nino Manfredi”, che verrà inaugurata il 9 maggio a Los Angeles e proseguirà, nel corso di tutto l’anno, sia in Italia che all’estero.
L’occasione è anche quella del 40esimo anniversario della realizzazione di quel “Pane e Cioccolata” diretto da Franco Brusati, che ha consacrato la fama internazionale del grande attore italiano. Roma parteciperà al fitto programma di iniziative con un concerto di Roberto Gatto che, il 7 giugno all’Auditorium Conciliazione, arrangerà le musiche più famose dei film di Manfredi. Una proiezione speciale del film “Per Grazia Ricevuta”, diretto e interpretato da Manfredi in Ciociaria, il 14 giugno porta i festeggiamenti per Nino nella sua natia Castro dei Volsci, anticipata dalla cerimonia di annullo, con la partecipazione di Poste Italiane, e seguita dall’inaugurazione della mostra permanente allestita presso la Torre dell’Orologio. Per l’autunno nella capitale è prevista una mostra multimediale (oltre 140 stampe e inserti video) dedicata alla vita e alla carriera dell’attore, la messa in scena del testo inedito di Manfredi, “Ma perché Dio creò il peccato?”, con la regia di Alessandro Benvenuti, e una retrospettiva filmica presso il cinema Trevi, curata dalla CSC-Cineteca Nazionale.
La sezione “Venezia Classici” della 71esima Mostra Internazionale del Cinema ospiterà la proiezione di un nuovo restauro digitale curato dal CSC-Cineteca Nazionale, quello dell’episodio “L’avventura di un soldato”, con testo di Italo Calvino e prima regia di Nino Manfredi, tratto dal film “L’amore Difficile” del ’62, seguita da un party esclusivo dedicato a Nino, presso la prestigiosa sede di PalazzinaG.
Un lungo tour che si chiuderà con una retrospettiva nello storico Cinéma Arlequin di Parigi, dal 26 al 30 dicembre 2014, sentito, voluto e organizzato dalla moglie Erminia e la famiglia.
