L’ultima volta che lo abbiamo visto era teso, emaciato, con lo sguardo di chi sta vivendo un momento di stress altissimo, consapevole di aver fatto la stupidaggine del secolo che gli costerà cara, carissima. E difatti John Galliano è andato incontro a pesanti beghe legali, oltre ad aver perso uno dei ruoli più prestigiosi nel mondo della moda, quello di direttore artistico di Christian Dior. Per una motivazione a dir poco vergognosa: essersi rivolto con gravi epiteti razzisti ad una coppia in un caffè di Parigi, in condizioni di evidente ubriachezza, il tutto ripreso da una videocamera.
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Ed ecco che l’enfant prodige della moda, il ‘pirata’, il creativo che non aveva mai avuto paura di osare, stavolta l’aveva fatta troppo grossa, e la maison Dior decise di allontanarlo, sebbene a malincuore visto che Galliano ne era diventato l’anima (e artefice dell’aumento del fatturato). Ma sul genuino ‘dispiacere’ della maison qualcuno sollevava dei dubbi: si vociferava infatti che la griffe non fosse contenta della totale identificazione che ormai sovrapponeva Dior e Galliano.
Per più di tre anni il silenzio calò sullo stilista britannico, salvo qualche apparizione, ma nulla di eclatante, anche se sul suo ritorno in scena c’era da metterci la mano sul fuoco. Un tale genio creativo non sarebbe rimasto sprecato, e difatti John Galliano riapre le danze, e lo fa mettendosi alla guida della Maison Martin Margiela, del gruppo Renzo Rosso (di cui fanno parte DSquared2, Diesel, Viktor&Rolf). Il genio della moda diventa il direttore creativo della maison ‘senza volto’ per antonomasia: nessuno stilista è mai stato identificato con la griffe belga, l’identità del suo (o dei suoi) designer è sempre rimasta celata. Non è chiaro quando debutterà ufficialmente la prima collezione, ma il mondo fashion è entrato ufficialmente in fibrillazione, e si spera che già dalla prossime sfilate si avrà l’occasione di vedere Martin Margiela in versione Galliano, un accostamento di nomi che promette grandi cose, almeno sulla carta.
L’annuncio è stato accompagnato da una serie di nuove foto messe in circolazione in cui Galliano appare in una nuova mise, forse potremmo chiamarlo un nuovissimo costume di scena: il pirata è diventato dandy. Completo sartoriale, con tanto di fazzoletto nel taschino e gemelli al polso, cagnolino in braccio, capelli compostissimi tirati all’indietro, sullo sfondo di un ufficio elegante. I tempi degli abiti da torero, dei capelli lunghi e selvaggi, a volte raccolti in una treccia piratesca, dei completi da marinaio e i mille eccessi dello stilista britannico sembrano lontani. Ma naturalmente potrebbe trattarsi solo di una scelta di marketing, quasi ironica: ‘sono tornato e ho messo la testa a posto’ sembra dire. Vogliamo crederci?
