Lionel Messi da una parte e Cristiano Ronaldo dall’altra. Ma anche Barcellona contro Real Madrid, blaugrana contro blancos, Argentina contro Portogallo e, restando con i piedi per terra o, meglio, nelle scarpe con i tacchetti, Adizero contro Mercurial Superfly, Three stripes contro Swoosh e, da ultimo, ma non meno importante, “All in or nothing” di fronte a “Risk Everything”.
La tenzone tra i due fuoriclasse del calcio mondiale che negli ultimi tre anni si sono contesi a suon di goal il Pallone d’oro Fifa coincide, infatti, con quella in atto ormai da vent’anni tra Adidas e Nike ovvero i due indiscussi colossi dello sportswear mondiale, l’un contro l’altro armati per il predominio assoluto in materia di arte pedatoria.
Pallone ufficiale dei Mondiali escluso – firmato sin dagli anni ’70 con le inequivocabili “tre strisce” – ed al netto del placement, tra le altre, della tedesca Puma e dell’italianissima Lotto – sponsor, rispettivamente, di Italia e Costa Rica – l’esito finale della guerra mediatica e, dunque, commerciale, in atto tra la tedesca Adidas e l’americana Nike risulta al limite ancor più incerto rispetto a quello delle partite giocate sui campi del Brasile.
La tenzone tra i due fuoriclasse del calcio mondiale che negli ultimi tre anni si sono contesi a suon di goal il Pallone d’oro Fifa coincide, infatti, con quella in atto ormai da vent’anni tra Adidas e Nike ovvero i due indiscussi colossi dello sportswear mondiale, l’un contro l’altro armati per il predominio assoluto in materia di arte pedatoria.
Pallone ufficiale dei Mondiali escluso – firmato sin dagli anni ’70 con le inequivocabili “tre strisce” – ed al netto del placement, tra le altre, della tedesca Puma e dell’italianissima Lotto – sponsor, rispettivamente, di Italia e Costa Rica – l’esito finale della guerra mediatica e, dunque, commerciale, in atto tra la tedesca Adidas e l’americana Nike risulta al limite ancor più incerto rispetto a quello delle partite giocate sui campi del Brasile.
Sogni di vittoria quelli svelati da Adidas nello spot Leo Messi’s World Cup Dream nel quale l’impegno e la dedizione rappresentano le premesse migliori per conseguire la vittoria finale.
Accade così che nello spot girato per promuovere il suo nuovo “Battle Pack” (letteralmente “kit per la battaglia”), la collezione ufficiale di scarpe sviluppate per Fifa World Cup Brazil 2014, Adidas abbia chiamato alcuni dei migliori giocatori del mondo – da Dani Alves a Luis Suárez, da Robin van Persie a Bastian Schweinsteiger fino a Xavi – che, spronati dal grido di battaglia del condottiero Leo Messi “All in or nothing” (i.e. “giocati tutto o desisti”) ed in virtù del loro impegno, riescono, alla fine, a conquistare l’anelata vittoria.
Al termine dello spot Leo Messi’s World Cup Dream, lo spettatore può decidere di ricevere tutti gli aggiornamenti Adidas relativi alla Fifa World Cup Brazil 2014.
Gli fa eco Nike con Cristiano Ronaldo che, alla guida di un dream team comprendente, tra gli altri, Gerard Pique e Wayne Rooney contrapposto ai vari Neymar Yr., Andrea Pirlo e Andrés Iniesta, mosso dall’impeto dello slogan “Risk everything” (i.e. “Rischia il tutto per tutto”) nel clou della partita, pronto a calciare il tiro decisivo dal dischetto, viene messo da parte da un suo giovane compagno di squadra, perfettamente sconosciuto ancorché deciso ad assumersi una simile responsabilità consapevole di giocarsi fino in fondo le sue chance.
Secondo di una serie di complessivi tre spot della campagna Nike Football 2014 denominata Risk Everything, Winner Stays gioca sullo spirito di emulazione dei campioni da parte degli appassionati.
Da una parte – i.e. Adidas – arriva così l’invito serio ed importante ad impegnarsi con abnegazione e spirito di sacrificio per conseguire un traguardo irripetibile o, meglio, epico qual è quello della vittoria ai Mondiali. Dall’altro – i.e. Nike – il consiglio ad affrontare qualsiasi competizione, sia davanti a migliaia di persone sia nel campetto sotto casa, con un pizzico di ironia, restando se stessi ma, soprattutto, osando per vincere anziché limitandosi a commettere il minor numero possibile di errori per non perdere.
Comunque un inno allo sport e alla vita.
Comunque un inno allo sport e alla vita.