Star dal sapore vintage, contesa dal mondo della moda e icona del nuovo millennio. Florence Welch, la frontwoman dei Florence and the Machine è la tipica ragazzona inglese dai capelli rossi, alta, magra, lineamenti forti che poggiano su pelle lattea: il giuto mix di canoni botticelliani e modelli gotici.
Florence Leontine Mary Welch, è figlia di una professoressa di Storia Rinascimentale all’Università di Londra e di Nick Welch, dirigente pubblicitario che avrebbe contribuito alla “formazione Rock and Roll della famiglia”. Da bambina le furono diagnosticate dislessia e disprassia, congiunte con problemi d’insonnia e depressione. Dopo aver lasciato la scuola, Florence, ha studiato presso il Camberwell College of Arts, prima di ritirarsi per concentrarsi sulla sua musica.
Eccentrica e un po’ macabra, dichiara di amare registrare suoni strani per poi usarli per i suoi pezzi. Anche la nascita del gruppo Florence and the Machine rientra nelle “stranezze” della cantante inglese; quando da faceva parte del poco convincente gruppo Ashok, Florence incontrò in un night club il proprietario del locale Mairead Nash, una delle componenti del duo di DJ Queens of Noize. Spinta dai fumi dell’alcol, la ragazzetta sfacciata trascinò nella toilette Nash e le cantò la canzone Something’s Got a Hold On Me di Etta James. La sua voce non aveva bisogno di riprove da sobria, ma di un nuovo gruppo che l’avrebbe portata alle vette delle classifiche.
I suoi album (Lings del 2009 e Ceremonials del 2010) hanno venduto un numero di copie straordinario; merito di uno stile pop fatto di suoni elettronici mescolati a sonorità molto più organiche e naturali, ma soprattutto merito della sua straordinaria voce da contralto. L’album di debutto immaginato nella sua stanza da letto nel Sud di Londra ha avuto un successo travolgente: tre milioni di copie, l’ambito premio “Best Album” ai Brit Awards e un segno indelebile nella coscienza popolare. Dai suoi giorni alla scuola d’arte, tra party con gli squatter e concertini in pub dozzinali, la vita di Florence Welch ha compiuto un balzo da vera star. Con Cerimonials, l’artista inglese ritorna a fare quello che sa fare meglio: realizzare musica innovativa, trascinante che sfugge alle etichette.
Ma la matrice del successo della cantante ventisettenne sta nella sua personalità, nella tipicità dell’immaginario che il suo pop déco si porta dietro, nello sguardo diretto con cui interagisce con il pubblico e nel sorriso aperto, mai volgare. Questa la cifra di Florence Welch; molti artisti pop superano il labile confine della volgarità, la loro decisione sul palco si trasforma in eccesso di sfacciataggine. Florence rimane nella dimensione chic, sempre, durante le sue esibizioni come negli scatti in cui viene paparazzata. Un esempio di come l’essere eccentrici possa rimanere nell’ambito del decoro. Su ogni magazine di moda viene considerata l’artista perfetta nella sua continua ricerca estetica e i designer nutrono una vera e propria adorazione per lei: Givenchy che ai Grammy Awards 2013 l’ha vestita con il verde smeraldo e gli spuntoni in stile rettile, Chanel, Valentino o Gucci che per la tappa di Milano del tour europeo 2012 l’ha resa elegantissima in bordeaux con schiena scoperta, ma per il resto accollata, gonna lunga plissettata e maniche a sbuffo.
Anche i capelli danno un’immagine romantica e bohemienne: a volte raccolti in pettinature sobrie ma spesso ad altezza spalla con frangia prosperosa, sono diventati ormai un must da abbinare ai numerosi tatuaggi, agli anelli vintage (su tutte le dita di una mano) e alle unghie smaltate di scuro (quelle forse, un po’ troppo lunghe…).