Credibilità, sembra essere questa la nuova parola d’ordine per alcune tra le più blasonate maison di moda che continuano la loro attività ad altissimi livelli nonostante la crisi. Un’attenzione alle clienti reali delle loro creazioni sta spingendo gli stilisti a prediligere, in passerella e nelle campagne pubblicitarie, modelle non più adolescenti, ma più mature, sia nel corpo che – soprattutto – nel loro vissuto.
E in questo clima, le supermodelle scoprono una seconda giovinezza, invertendo il luogo comune secondo cui la donna, soprattutto se molto bella, deve mentire sulla sua età. Avevamo già visto, nei mesi passati, una maison come Dolce&Gabbana affidarsi alla popstar cinquantenne Madonna per la sua campagna pubblicitaria. Altri due stilisti di punta, Balenciaga e Céline, si sono affidati a due modelle che hanno superato i 40, Stella Tennant e Emma Balfour, per le loro collezioni.
E mentre Bulgari sceglie ancora una volta l’attrice Julianne Moore, una splendida quarantanovenne, per la sua campagna pubblicitaria Autunno Inverno 2010 2011, vestendola solo dei suoi gioielli, delle sue borse e di due cuccioli di leone, è Elle Macpherson, tra le supermodelle più amate di sempre, a conquistarsi un ruolo da regina sfilando per Louis Vuitton per la collezione intitolata “E Dio creò la donna”. Quarantasette anni, bella come sempre, autentica regina delle passerelle da vent’anni, la modella australiana nota con il soprannome di The Body per la perfezione delle sue misure continua a lavorare come quando aveva vent’anni. Qualche ruga in più, forme più morbide e arrotondate, non fanno che aggiungere fascino a una modella che, nel corso della sua carriera, è stata contesa da stilisti del calibro di Versace, Dior, Yves Saint-Lauren, Valentino, Prada – solo per nominarne alcuni. Di recente impegnata come testimonial dell’italianissima FIAT, che l’ha voluta per il lancio della sua 500 in Gran Bretagna, Elle presterà il suo fisico statuario a Vuitton, che le affiancherà per la campagna fotografica un’altra modella ultraquarantenne, l’americana Christy Turlington.
Così, dopo le campagne per cercare di alzare le taglie standard delle modelle scelte per la passerella ed evitare di celebrare corpi scheletrici con il rischio di offrire alle adolescenti modelli che potessero indurre disordini alimentari come l’anoressia o la bulimia, la scelta di modelle più mature sembrerebbe un’ulteriore passo del mondo dell’alta moda verso un mondo più reale, fatto di donne in carne e ossa che hanno una vita, una carriera, una famiglia e anche le rughe.
A questo proposito, non possono non risuonare le parole di Anna Magnani, splendida donna icona di una femminilità graffiante e senza tempo, quando al suo truccatore che cercava di “ringiovanirla” coprendole le rughe con un po’ di trucco diceva: “Lasciamele tutte, non me ne togliere nemmeno una, ci ho messo una vita a farmele”.