“La sfida che il Governo cinese sta affrontando è quella di sfamare 1,3 miliardi di persone e il Tema di Expo Milano 2015 (Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita, ndr) è molto interessante e importante per noi” afferma Wang Jinzhen, Commissario Generale per la Cina per Expo Milano 2015. E in effetti in questa Esposizione Universale la Cina ha messo in gioco più risorse che mai per un evento simile, ricevendo, nel giorno dell’inaugurazione, i complimenti pubblici di Giuseppe Sala, Commissario Unico del Governo Italiano per Expo.
Il paese asiatico ha presentato un padiglione self-built per il quale il tema è ‘Terra di speranza, cibo per la vita’, e altri due padiglioni che rappresentano Vanke, multinazionale nel real estate, e China Corporate United Pavilion (CCUP), che riunisce una cordata di oltre 20 fra le principali aziende del Paese. A questo si sommano i grandi sforzi che i tour operator stanno facendo per portare visitatori cinesi a Milano (500.000 biglietti già venduti a fronte di 1 milione come obbiettivo finale). Insomma la Cina si è data da fare e in Expo 2015 ha visto una importante finestra per mostrare al mondo la direzione che l’economia del paese, e l’agricoltura in primis, hanno intrapreso.
Tradizione alimentare, coltivazioni e produzioni tipiche, ma anche innovazione come il riso ibrido del profession Yuan Longping, calendari lunari e tecnologia, tè, riso e strumenti multimediali tracceranno il filo rosso del padiglione, in cui si vuole sottolineare i concetti di armonia tra uomo e natura, tra elementi come cielo, terra, e sviluppo tecnologico, produttivo. Il tutto presentato sotto forma di contenuti multimediali, percorsi interattivi, mostre e, naturalmente, assaggi, all’interno di un padiglione di 4.590 metri quadrati, immerso in un campo di fiori gialli, e caratterizzato dal tetto curvilineo che richiama da un lato le montagne, dall’altro l’architettura tipica cinese. Una struttura realizzata in legno di bambù e ricoperta da un materiale plastico trasparente che permette alla luce di filtrare, in cui sono assenti pilastri grazie ad un gioco di cavi e tiranti, e che all’interno rivela il pattern a tratti curvilineo a tratti geometrico delle cupole sinuose.
