Dalle passerelle della moda ai red carpet, Tom Ford si reinventa regista ed esordisce con una pellicola che a Venezia si aggiudica il Queer Lion 2009, premio per il miglior film a tematica omosessuale. Questa volta l’ex stilista di Gucci e Yves Saint Laurent ha giocato in casa, e l’11 gennaio scorso a Milano, in presenza di tutto lo star system riunito per l’apertura delle sfilate di moda uomo, ha ufficialmente presentato il film in Italia.
Il nome di Tom Ford non è dunque più solo sinonimo di smoking e abiti da sera e, a sentire le sue parole, "i panni" migliori che è riuscito ad indossare sono proprio quelli del regista. Intervistato a ‘Che tempo che fa’ Ford afferma: ”E’ la prima volta che mi esprimo in modo pieno. Forse e’ la cosa più importante che ho fatto”.
Il film, del quale l’ex stilista è anche sceneggiatore e co-produttore, vanta un cast eccezionale, con attori del calibro di Colin Firth, Matthew Goode, Julianne Moore e Nicholas Hoult. La pellicola è tratta dall’omonimo romanzo di Christopher Isherwood, pubblicato nel ’64 e considerato un libro-manifesto del movimento gay degli anni ’70.
Ambientato a Los Angeles nel 1962 , durante la crisi dei missili successiva all’invasione USA a Cuba, il film racconta la storia di George Falconer (Colin Firth), un professore inglese di 52 anni che cerca di dare un senso alla propria vita dopo la morte del suo compagno Jim (Matthew Goode) in seguito ad un incidente stradale. Oltre ad affrontare il lutto, il protagonista si ritroverà a dover gestire l’ambiguo rapporto con il suo giovane alunno Kenny (Nicholas Hoult).
Il contesto è quello della perbenista società americana degli anni ’60, dove una passionale storia d’amore omosessuale deve fare i conti con le rigide convenzioni sociali.
Unica donna della trama è Charley (Julianne Moore) che interpreta l’amica del cuore del professore gay. In un’intervista a Vanity Fair la splendida cinquantenne americana ha dichiarato di essere un’icona gay, sottolineando come si sia ritrovata spesso a lavorare con registi omosessuali, probabilmente perché si riconoscono nei ruoli drammatici ed umani che ha interpretato finora.
Dopo il plauso ricevuto alla mostra del Cinema di Venezia e il clamore della presentazione milanese, il film è arrivato nelle sale il 15 gennaio, dove finalmente a giudicarlo sarà il pubblico dei cinefili.