In principio è tutto fuoco e passione, poi l’eccitamento si affievolisce fino a diventare un lontano ricordo. In quanto tempo? Un solo anno. È la scadenza che secondo uno studio di una équipe di ricercatori italiani, guidati dal dottor Enzo Emanuele dell’ Università di Pavia e pubblicata sulla rivista britannica Psychoneuroendocrinology, starebbe a indicare il termine di un processo chimico che si innesta nel nostro cervello.
Cervello e amore? Ebbene sì. La fonte dell’ amore, secondo gli autori della ricerca, è una molecola chiamata Ngf (Nerve Growth Factor), su cui la chimica si era concentrata finora solo per comprendere il suo impatto sul sistema nervoso e su malattie come il morbo di Alzheimer. Lo studio dell’ Università di Pavia suggerisce però anche un legame diretto tra il Ngf e il sentimento amoroso. Dopo aver esaminato 60 coppie formatosi da poco tempo di età compresa fra i 18 e i 31 anni, hanno confrontato il loro Ngf con quello di coppie più “durature” e di single. Ne è emerso che gli innamorati da meno di 6 mesi hanno riscontrato 227 unità di Ngf contro le 123 unità presenti nelle coppie di lungo corso o nei single: quasi il doppio.
Inoltre gli uomini e le donne che ammettevano di essere molto innamorati risultavano con un Ngf più alto. Ma quando le stesse coppie sono state esaminate di nuovo, sei mesi più tardi, il livello di Ngf era tornato per così dire alla norma, intorno a quota 123: la stessa delle relazioni di lunga durata o dei single.
Altro studio che conferma la durata annuale della passione di coppia, quello condotto da Ludwig Maximilian all’Università di Monaco di Baviera. I risultati della ricerca, pubblicati negli Archives of Sexual Behavior, sono basati su un campione di 3.000 persone di età compresa tra i 25 e 41 anni. I partecipanti sono stati invitati in diverse occasioni per classificare la loro vita sessuale e sembrerebbe che anche in questo caso la libido non superi i 12 mesi. Ma cìè di più: i figli allontanerebbero la coppia dalla vita sessuale in minima parte. A causare il picco della libiso sarebbero conflitti, conoscenza approfondita delle abitudini altrui e il fatto che uomini e donne ricerchino il sesso in momenti diversi della giornata.
Io la mattina e tu la sera. E le lenuola aspettano. Eppure il punto d’incontro è da trovare: perché alla base delle ricerche c’è la conferma che il sesso fa bene alla salute. Ma questo è già noto.