In Italia è conosciuta con il nome di Camminata Nordica, ma le sue origini sono da ricercare nei Paesi Scandinavi. Questa particolare disciplina veniva praticata per lo più nel Nord Europa dagli atleti dello sci di fondo durante la preparazione a secco estivo-autunnale. Tuttavia, divenne ben presto un vero e proprio esercizio di fitness, uno sport poco costoso che permette, ancora oggi, di godere a pieno si uno stile di vita sano ed attivo. Nel dettaglio, il cosiddetto Nordic Walking abbina l’uso di appositi bastoncini alla camminata tradizionale.
Se eseguita correttamente, questa disciplina permette di allenare tutti i muscoli più importanti del corpo. Infatti, oltre alle gambe, sono coinvolti attivamente braccia, spalle, tronco e addome. Anche a livello metabolico si può arrivare a consumare il 40% in più rispetto alla normale camminata. Ma non solo: l’aumento dell’attività della muscolatura delle spalle e del tronco comporta un rafforzamento anche della muscolatura cervicale. Con questa particolare metodologia di camminata si ottiene l’ideale distribuzione del peso del corpo sulle articolazioni degl’arti inferiori, oltre ad una sensibile riduzione del carico totale su anche, ginocchia e caviglie.
A tutti noi è già capitato di passeggiare utilizzando i bastoni, ma questa disciplina si basa su di un assunto completamente differente: il bastone viene utilizzato per spingere e non come appoggio. Il principio fondamentale di questa nuova disciplina è quello di coinvolgere il maggior numero possibile di muscoli e, di conseguenza, aumentare il dispendio energetico a parità di velocità e di distanza percorsa. Tuttavia, pensiero comune è credere che camminare con i bastoncini sia cosa scontata e facile. Ma così non è.
In Italia, infatti, sono nate diverse Associazioni Sportive che si occupano esclusivamente di guidare i neofiti nella pratica di questa particolare disciplina, cresciuta a tal punto da portare alla nascita della Federazione Italiana Nordic Walking. Lo scopo principale della FINW è quello di aiutare sviluppare ed a regolamentare questo fenomeno, diventando l’organo di riferimento per tutte le associazioni che svolgono tale attività sul territorio nazionale.
Quel è il terreno ideale? Il punto di forza di questo sport è quello di poter essere praticato in qualunque posto, sui sentieri di montagna, in città, sulla spiaggia, nei parchi e nelle palestre. Naturalmente più il terreno è omogeneo, indipendentemente da come è fatto, e meglio si riesce ad esprimere il gesto atletico. Attenzione però a non confondere i terreni del Nordic Walking con quelli destinati al Ttrekking. Il Trekking viene principalmente praticato su sentieri in alta quota che presentano poca omogeneità e pendenze ripide, mentre per la Camminata Nordica il terreno ottimale sono sentieri e strade sterrate con lievi pendenze.