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Memorie Urbane, l’arte a cielo aperto

Arte contemporanea e patrimonio territoriale si incontrano nel festival che da 4 anni porta la street art sui muri cittadini della costa tra Lazio e Campania

Street Art
Martha Cooper

I muri come tele, la città come un museo a cielo aperto: torna per la quarta edizione Memorie Urbane, il festival di Street Art che trasforma le zone più trascurate dei centri abitati in spazi artistici, gradevoli, interessanti e vivi. L’arte accessibile a tutti e soprattutto l’arte come strumento di bellezza che riqualifica luoghi abbandonati, questa è l’intuizione alla base di Memorie Urbane, manifestazione che coinvolge 9 cittadine tra Lazio e Campania nelle province di Frosinone, Latina, Caserta e Roma. Nata nel 2011 da un’idea di Davide Rossillo, presidente di Turismo Creativo e sostenitore dell’arte contemporanea come elemento di dinamismo capace di incentivare la crescita socio-economica oltre che l’offerta culturale e turistica, Memorie Urbane inizia da Gaeta e Terracina, e si muove in continuità con il patrimonio storico, artistico e naturale del territorio, perché la ‘memoria’ è il punto di partenza di un processo innovativo che guarda al futuro.

Una manifestazione degna delle più trendy capitali europee, che, da marzo a giugno 2015, vedrà 40 artisti provenienti da 13 paesi cimentarsi sui muri abbandonati di Gaeta, Terracina, Fondi, Arce, Latina, Priverno, Caserta, Itri e Valmontone. Un laboratorio artistico a cielo aperto che crea un contatto diretto tra arte contemporanea e territorio, ma anche tra provincia italiana e resto del mondo: gli artisti attesi provengono infatti da Lituania, Polonia, Inghilterra, Spagna, Norvegia, Portogallo, Grecia, Argentina, Brasile, Russia, Cina e Stati Uniti, oltre che dall’Italia naturalmente. Sono più di 90 i muri già realizzati nelle edizioni passate, e il successo della manifestazione ha incitato gli organizzatori ad ampliare il numero di artisti, di eventi e di collaborazioni, tra cui la partnership con il festival della capitale lituana Vilnius Street Art. Novità di quest’anno, l’integrazione della tecnologia: come un vero museo a cielo aperto, Memorie Urbane si avvale di una di guida, uno strumento per geolocalizzare i muri attraverso l’app Urbancolors. Inoltre, ogni opera sarà accompagnata da targhette metalliche con le informazioni sull’artista e l’ente promotore, e il sistema KoinArt permetterà di leggere attraverso lo smartphone un microchip all’interno della targhetta, e accedere ad ulteriori informazioni sull’opera e sul territorio. Il sistema KoinArt si sviluppa grazie alla partnership con Techmoving.

Parallelamente, mostre in diverse location italiane creeranno un ideale continuum al festival. Tra queste, la personale di Martha Cooper, fotografa americana nome di riferimento per la scena artistica underground newyorkese, che sin dagli anni ’70 ha seguito il movimento della street art. La mostra è allestita presso la Pinacoteca di Arte Contemporanea di Gaeta, dal 29 marzo al 17 maggio. E ancora Pichiavo, alla Galleria Basement Project Room di Fondi dal 7 Marzo al 4 maggio; Levalet, in Aus+Galerie a Latina dal 30 Aprile al 27 Maggio e infine Eime dal 7 Maggio al 7 Giugno alla Galleria Square23 di Torino.

Tra i nomi degli artisti chiamati ad intervenire quest’anno: 1010, ALIAS, Ecb Hendrik Beikirch, Case della crew Maclaim, Shaka, Kan, Levalet, Jana e J’s, Ella et Pitr, MTO, David Walker, Adomas Žudys / AWK, Apolo Torres, Bezt, Pichiavo, Doa, Ino, Milu Corech, Sainer, Stein, Btoy, Axel Void, Pablo S Herrero e David De La Mano, Eime e Frederico Draw, Ernest Zacharevic, Natalia Rak, Pastel, Bosoletti, Elian. Martha Cooper, Alexey Luka e Daleast. Per quanto riguarda la rappresentanza italiana, Vesod, Pixel Pancho, 108, Eduardo Tresoldi, Fra Biancoshock e Millo.

Per maggiori informazioni e i dettagli degli eventi www.memorieurbane.it