E’ un Salvador Dalì nuovo, poco conosciuto quello che, a partire dal 1 febbraio, sarà esposto a Firenze presso Palazzo Medici Riccardi. Un Dalì scultore e grafico, le cui opere sono state amorevolmente custodite da qualcuno che lo ha conosciuto bene e che ha amato il suo lavoro, Beniamino Levi, Presidente della Fondazione Ambrosiana. La mostra fiorentina ‘The Dalì Universe’ espone più di 100 opere del Maestro del Surrealismo: opere poco note come le sue sculture in bronzo, oggetti in vetro, collages e raccolte grafiche permetteranno al visitatore di aggiungere un tassello alla propria conoscenza del genio creativo di Dalì.
Un’occasione speciale, articolata in due tematiche fondamentali: Tempo e Sensualità & Femminilità. La relazione di Dalì con lo scorrere del tempo è emblematica delle sue opere: i famosi orologi molli compaiono per la prima volta nel 1931 nel dipinto ‘La persistenza della memoria’ ed evidenziano il concetto di limitazione legato al tempo che Dalì tanto detestava. Orologi quasi liquefatti, che si ritrovano anche nella scultura, simboleggiano la volatilità del tempo, la giovinezza che sfiorisce, e soprattutto l’impossibilità di controllarlo. In esposizione le sculture La Persistenza della Memoria (1980) e Il Profilo del Tempo (1977).
Il secondo tema è l’altro grande crucci di Dalì, ossia il suo rapporto con l’identità sessuale e soprattutto con la femminilità. Tormentato dall’insicurezza e dalla paura verso le donne e la sfera sessuale, solo l’arrivo nella sua vita della moglie e musa Gala avrebbe ‘risolto’ la sua atavica angoscia. L’influenza di Freud e della psicanalisi fu per Salvador Dalì fondamentale, il quale credeva che il desiderio dell’uomo fosse mosso dai desideri sessuali repressi, dall’inconscio. Diverse opere del maestro esplorano la forma femminile come incarnazione della sensualità, tra cui esposte a Firenze Donna in fiamme (1980) e Lady Godiva con farfalle (1977). La Donna in Fiamme combina la sensualità femminile (rappresentata dai cassetti) con un’altra delle ‘ossessioni’ di Dalí: il fuoco. Sotto l’influenza di Freud, i cassetti indicano la sensualità nascosta delle donne e i misteri che il corpo della donna racchiude. Le fiamme inestinguibili rappresentano una bruciante passione e sembrano ardere di vita propria.
The Dalì Universe espone anche alcune delle sculture che l’artista realizzava quando voleva rilassarsi dalle tensioni che lo tormentavano, e spesso allucinavano; assumendo un atteggiamento scientifico, indagava il materiale e la forma, scrutandone i limiti (stabiliti e non). Le tecniche e i materiali esplorati dal maestro abbracciano anche il vetro: uno spazio della mostra è interamente dedicato alla collaborazione tra Salvador Dalí e la prestigiosa fabbrica di vetri francese Daum Cristallerie. Sculture in vetro, materiale che secondo l’artista era il mezzo perfetto per esprimere la metamorfosi, dal’aspetto arioso e i colori vividi.
Parte della mostra è invece dedicata alle incisioni e litografie, frutto dell’amore di Dalì per le opere letterarie, che lo presentano nella veste poco conosciuta di illustratore. Opere classiche come la Divina Commedia di Dante o il Decamerone di Boccaccio vengono re-intepretate da Dalì in chiave Surrealista,
Infine, in esposizione anche alcuni collages originali dei Tarocchi mistici, e alcuni mobili surrealisti, come l’ormai leggendario Divano Labbra di Mae West, a forma di bocca rossa.
The Dalì Universe a Firenze – Palazzo Medici Riccardi
Dalle 9.00 alle 19.00 dal lunedì alla domenica.
Costo biglietto:
– Intero 10 €
– Ridotto 9 € con Flyer e brochure
– Ridotto 8 € (Bambini sotto i 12 anni, studenti sotto i 24 anni, anziani sopra i 65 anni, gruppi di piú di 10 persone)
– Ridotto 5 Euro per convenzioni particolari
– Ingresso gratuito (Bambini sotto i 6 anni)