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Lo sport è femmina

Un libro racconta lo sport italiano al femminile: ‘Storie di sport, storie di donne’ un omaggio alle grandi atlete da leggere sotto l’ombrellone

Podio fioretto Londra 2012
LaPresse

Sport in Italia significa calcio, e calcio significa atleti maschili. Associare l’idea di sport al ruolo femminile, e soprattutto spostare l’attenzione del pubblico dal campo di calcio a qualsiasi altra struttura non è facile, ma alcune atlete negli ultimi anni ci sono riuscite. Parliamo di Federica Pellegrini, Tania Cagnotto, Francesca Vezzali, Elisa di Francisca, Flavia Pennetta, Antonella Del Core, Francesca Schiavone, Francesca Piccinini, tanto per citarne alcune.

Le Olimpiadi di Londra 2012 stanno confermando che le donne italiane sono assolutamente capaci di regalare emozioni e soddisfazioni, e il medagliere lo sta confermando: judo e fioretto fin’ora hanno fatto salire il tricolore al femminile sul podio, la squadra di pallavolo sta giocando egregiamente, così come quella di beach volley, il nuoto è in odore di medaglia (stasera 31 luglio la Pellegrini gareggia per l’oro nei 200 stile libero).

Giovanni Malagò con la collaborazione di Nicoletta Melone ha raccolto in un libro la storia dei successi delle atlete italiane negli ultimi vent’anni: ‘Storie di sport, storie di donne’ è la lettura perfetta per le vacanze a tema olimpionico. Vittorie epiche, come quelle di Carolina Kostner, Deborah Compagnoni, Emanuela di Centa. Un discorso a parte è riservato alle atlete paralimpiche: Annalisa Minetti, Giusy Versace, Francesca Porcellato e Paola Protopapa.

Diciassette donne, diciassette atlete hanno deciso di aprirsi a Nicoletta Melone, curatrice di una rubrica a tema ‘donne e sport’ e coautrice del libro insieme a Giovanni Malagò, imprenditore e membro della giunta esecutiva del CONI, nonché ex campione italiano di calcio a cinque.

L’importanza delle donne nello sporti italiano balza evidente all’occhio con i dati alla mano: ai Giochi di Barcellona nel ’92 erano il 20% della delegazione e hanno vinto 1 medaglia su 4, a Pechino c’è stato il pareggio tra partecipanti e ori, e il 40% totale delle medaglie. Aggiungiamo poi che l’atleta con più medaglie alle olimpiadi invernali è Stefania Belmondo, che nessuno ha è salito sul podio olimpico tante volte quanto Valentina Vezzali. Insomma, i numeri confermano che alle donne nello sport meritano di essere valorizzate molto di più, e intanto rimaniamo in attesa del sorpasso sugli uomini alle Olimpiadi di Londra.

A proposito di numeri, se vi interessa un po’ di storia dello sport e in particolare delle Olimpiadi, il libro di David Goldblatt e Johnny Acton (che si intola Olimpiadi, appunto) passa in rassegna 12mila atleti, 29 discipline, 209 medaglie d’oro, tra record e curiosità, senza distinzioni di sesso. Lo sport sotto l’ombrellone è faticoso, ma i libri a tema no!

 

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