Con i suoi 15 anni Malala Yousafzai è la donna più giovane mai nominata al Premio Nobel per la Pace. La sua storia, emblema di protesta pacifica a favore dei diritti alle donne , è stata finalmente raccontata in un libro. “Io sono Malala“, uscirà in autunno per la casa editrice Weidenfeld & Nicolson e Little, per il Regno Unito e da Brown per il resto del Mondo, e racconterà la vicenda di questa giovane coraggiosa pakistana, ferita alla testa dai talebani a colpi di pistola, il 9 ottobre scorso, mentre andava a scuola.
“Spero che questo libro raggiunga tutti i cittadini del mondo – ha spiegato la coraggiosa ragazzina, che adesso vive e studia a Birmingham – e serva a capire quanto sia difficile per alcuni bambini avere accesso all’istruzione. Io voglio raccontare la mia storia, che è poi la stessa di 61 milioni di bambini che non possono andare a scuola, e promuovere così una campagna che permetta ad ogni bambino di ricevere un’istruzione, perché questo è un diritto fondamentale”.
All’età di 13 anni Yousafzai diventa celebre con il blog scritto sotto pseudonimo per la BBC, nel quale documentava il regime dei talebani pakistani e la loro occupazione militare del distretto dello Swat.
Un anno fa, all’uscita di scuola, Malala viene brutalmente colpita da alcuni estremisti con una pallottola che le perfora la testa e il collo.
Scrive Malala: “Era martedì, il 9 ottobre 2012, non proprio il migliore dei giorni dato che eravamo nel bel mezzo degli esami e, se io che sono una secchiona non ero preoccupata, i miei amici si. Avevamo finito per quel giorno, ed ero stretta tra i miei compagni e gli insegnanti, sulla panchina del camion scoperto che viene usato come scuola bus. Non c’erano finestrini, soltanto spesse tendine di plastica che sbattevano ed erano troppo gialle e polverose per vedere fuori, e un francobollo di cielo sulla parte posteriore attraverso il quale ho intravisto un aquilone che volteggiava su e giù. Era rosa, il mio colore preferito. Vengo da un paese che è stato creato a mezzanotte. Quando sono quasi morta era passato da poco mezzogiorno.”
Oggi la piccola pakistana sta meglio e vuole continuare la sua battaglia per il diritto all’istruzione; più di 25 mila persone hanno firmato una petizione per presentare la candidatura di Malala al Nobel per la Pace 2013. Intanto il 10 novembre prossimo sarà festeggiata alle Nazioni Unite in occasione del “Malala Day”.
“Questo libro è una testimonianza di grande coraggio – ha raccontato Arzu Tahsin, vice direttore editoriale della Weidenfeld & Nicolson – e siamo certi che la storia di Malala sarà d’ispirazione ai lettori di ogni età, che credono nel diritto all’istruzione e nella libertà di perseguirlo”.