“Se fossi una lumaca, avrei entrambi gli attributi maschili e femminili, e durante il rapporto sessuale mi piacerebbe essere trafitta da sottili membrane”. Parla Isabella Rossellini, nei panni di un esserino invertebrato che racconta i propri gusti sessuali di fronte alla telecamera. E’ il linguaggio di Green Porno, serie di cortometraggi web nati nel 2008 per il canale The Sundance Channel, che inscenano con ironia la vita intime di api, mosche e altri esseri della fauna vegetale, con la figlia d’arte come unica protagonista indiscussa, sceneggiatrice e regista. Dopo il grande successo della diffusione in streaming, il progetto si è trasformato in uno spettacolo dal vivo in tour per l’Europa nel 2013 e pronto a approdare in Australia a partire da marzo 2014. Il motore di Green Porno è un esperimento artistico nato dalla passione dell’attrice nei confronti del mondo animale e dal riconoscimento della necessità di trovare un argomento accattivante per avvicinare il pubblico all’universo naturale e a una nuova discussione sulla sessualità umana. Ecco spiegato il porno degli esseri viventi, tra abitudini strambe e una ricostruzione surreale della scenografia vegetale.
Quello che può semplicemente apparire come un gioco sospeso tra creazione artistica e finalità didattica, è in realtà lo spunto per parlare di una nuova necessaria sensibilità che riguardi le relazioni affettive. Ancora oggi diversi orientamenti sessuali sono guardati con sospetto in virtù di un integralismo radicale che non prevede deroghe rispetto al sesso biologico di appartenenza. In alcuni ambiti della vita vige insomma l’idea che gli attributi sessuali conformati dalla nascita descrivano in maniera definitiva l’orientamento sessuale e l’identità di genere di ciascun individuo.
Ma mostrare come anche all’interno del microcosmo più basico, quello della bio-diversità, si manifestino diversi gusti e abitudini sessuali, è la via scelta dall’artista per ridiscutere gli stereotipi e i tabù sui quali si fonda la repubblica delle persone in carne e ossa. Così mondo animale e mondo umano si avvicinano riscoprendo l’uno dall’altro, una distanza che è in realtà molto meno profonda della comune credenza in un bestiario faunistico che è una celebrazione del rispetto tra specie e persone.
