Esistono Carnevali e Carnevali. Quelli che siamo abituati a vedere in Italia danno sfogo a feste e travestimenti, ma nel resto d’Europa i giorni più pazzi dell’anno possono anche letteralmente trasformare un’intera città, scatenando ogni tipo di provocazione. È il caso del Karneval di Dusseldorf, giorni di festa totale in cui la goliardia si mischia alla trasgressione, la birra scorre a fiumi e le donne comandano.
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Se Venezia è il cuore di maschere aristocratiche ed eleganti, la zona del Reno in Germania è la patria delle maschere popolari: dai bambini ai nonni, tutti sono pronti a indossare i colori più stravaganti. Non importa quale sia il travestimento. Tra gli ultimi scampoli d’inverno e i primi, timidi giorni di primavera si celebra quella che viene definita “quinta stagione dell’anno”. Una festa coloratissima e amata in tutta la Renania, che permette di vivere momenti di piccola follia, salutando finalmente il grigiore dei mesi più freddi. Ufficialmente il Carnevale inizia sempre l’11 dell’undicesimo mese dell’anno – novembre – alle ore 11.11, quando la città è simbolicamente consegnata ai matti, impersonati dal folle Hoppeditz. Bisogna però attendere i giorni che precedono la Quaresima per lasciarsi veramente andare ai festeggiamenti, tra canti, balli, bevute collettive e i tradizionali Butzchen, i baci che ci si scambia, anche tra sconosciuti.
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Il giovedì grasso la città sarà in mano alle Mohnen – come vengono chiamate le donne – per la Weiberfasnacht (Carnevale delle zitelle): le signore, alle ore 11.11, occupano il municipio e prendono in ostaggio il sindaco, che riesce a liberarsi offrendo in cambio alcune bottiglie di vino e intonando canzoni allegre. Lungo le vie del centro gruppi in costume cantano e si divertono. Molte donne hanno con sé un paio di forbici, per tagliare – come usanza vuole – la cravatta agli uomini, che si consolano ricevendo in cambio il caratteristico bacio. Nei locali, poi, si festeggia fino a tarda sera tra alcol e musica.
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Le donne diventano le protagoniste assolute del Carnevale. E le loro maschere non sono di certo tra le più decorose: “giustificate” dalla festa in loro onore, indossano indumenti trasgressivi, dal leopardato al sexy clown, dal sadomaso al bikini. Al gentil sesso viene concesso di tutto e a qualunque età; l’importante è che ci si diverta prendendosi anche gioco degli uomini. Il sabato è dedicato ai cortei dei più piccoli vestiti in maschera, mentre la domenica famiglie, grandi e piccini sfilano in costume lungo la Königsallee, la strada più elegante di Düsseldorf, per un giorno in mano ai folli.
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Il vero culmine del Carnevale renano è però il Rosenmontagszug, ovvero la sfilata del lunedì delle Rose: dalla periferia al centro affluiscono splendidi e imponenti carri, che formano un corteo lungo oltre sei chilometri con figuranti e gruppi musicali. Tra musica e balli, in città arriva quasi un milione di persone per partecipare al grande spettacolo; dai carri, le maschere più varie lanciano dolci e caramelle ai bambini, che le reclamano a gran voce. A sera tornano sempre tutti a casa con enormi scorte di dolciumi. La parata si prolunga dalla tarda mattinata fino alla sera, quando è tempo per gli ultimi festeggiamenti. Agli eccessi del Carnevale si pone fine il mercoledì delle ceneri, quando si allestisce il funerale per il pazzo Hoppeditz. Il folle “resusciterà” un anno dopo le sue esequie e porterà con sé tutta la trasgressione concessa alle donne!