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Come eravamo… neorealisti!

La città di Torino, con una serie di eventi a tappeto, ricorda il felice momento di ricostruzione culturale e creativa nell’Italia del dopoguerra

Aldo Fabrizi - Roma città aperta
Aldo Fabrizi - Roma città aperta
Raccontare la realtà oltre l’autocensura. Questo il motto di un movimento artistico e culturale che soprattutto al cinema, e nella prima metà del dopoguerra italiano, riscoprì la veridicità dell’esistenza quotidiana, contro l’artificio del teatro di posa e della narrazione fuori dal tempo e dallo spazio del presente. Era il neorealismo, un movimento, dove tra i protagonisti assoluti vi furono Luchino Visconti, Vittorio De Sica e Roberto Rossellini, che fin dalla metà degli anni ’40, per circa un decennio, mise gli italiani davanti a una realtà sociale di forte ricostruzione, ma anche di miseria e dignità sociale, utilizzando il cinema come strumento di investigazione prediletto. E oggi, con l’Expo ai blocchi di partenza, non si poteva non ricordare quel talento e quella capacità di creare poesia e insieme impegno civile. Per questo motivo, nell’ambito dei programmi realizzati a Torino in occasione di Expo 2015, alcuni fra i principali musei e istituzioni culturali cittadine propongono incontri, riflessioni e proiezioni tutte dedicate al Neorealismo italiano.
 
NEOREALISMO. Lo splendore del vero nell’Italia del Dopoguerra. Cinema, fotografia, letteratura, musica, teatro”, è un progetto del Museo Nazionale del Cinema in partecipazione con Palazzo Madama, Camera-Centro Italiano per la Fotografia, Il Circolo dei lettori, Fondazione del Teatro Stabile di Torino, FolkClub, Scuola Holden e Università degli Studi di Torino-Dams, che prevede per sette mesi, a partire da fine aprile fino a novembre 2015, un focus profondo sul movimento artistico-culturale italiano. 
 
A Palazzo Madama, si ricorda per esempio Federico Patellani il fotoreporter, che dalla fine della Seconda guerra mondiale alla metà degli anni Sessanta, raccontò i cambiamenti interni al paese. Il Museo Nazionale del Cinema presenta alla Mole Antonelliana, dal 4 giugno al 29 novembre 2015, la mostra Cinema neorealista. Un percorso museale che ripercorre la tappe più significative grazie a un’originale rilettura della cinematografia del periodo. Dopo la visione però è il tempo della lettura e dell’ascolto. La Scuola Holden organizza, numerosi reading dell’opera di Beppe Fenoglio e Natalia Ginzburg, mentre il Circolo dei lettori propone Conversazioni sul Neorealismo; quattro incontri con altrettanti scrittori italiani che rileggono le pagine fondamentali della letteratura neorealista con le voci della narrativa moderna. E il calendario non finisce qui. Perché è ancora grande la voglia di capire il presente con gli strumenti di ieri; proprio quelli che non hanno mai smesso di parlare alla pancia dell’Italia. 
 
 
 

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