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A tutta vespa

Dal 1950 a oggi il calendario Piaggio ha ritratto donne hawaiiane, modelle, grandi attrici, ha portato sulle sue pagine poster d’autore e clic di grandi fotografi. Su tutto, una grande protagonista, la Vespa.

calendario
Courtesy of © Piaggio

Tra i vari calendari che da decenni anno dopo anno rivestono e spesso arredano le pareti di casa nostra si fa notare da oltre mezzo secolo il calendario Piaggio, ogni anno dedicato alla Vespa, il mitico scooter, cavallo (motorizzato) di battaglia dellazienda di Pontedera.
Raro e prezioso, sempre in tiratura limitata e mai posto in vendita, il calendario Piaggio per l’edizione 2002 si avvale di tre splendide modelle dellagenzia Elite Model Look, di una suggestiva location milanese e di un fotografo-pittore e “Vespa addict”
Nourchene Scherif, Raica Oliveira e Mia Rosine sono state fotografate da Peter Beard nella Galleria del Corso nel cuore di Milano. Tre bellezze da passerella, moderne amazzoni vestite (caso strano per un calendario) e in sella a una bianca Vespa. Le principesse azzurre che preferiscono le due ruote al cavallo bianco. Dodici mesi non solo di scatti fotografici ma di click, ritocchi e pennellate di colore secondo lo stile classico e collaudato di Beard, fotografo newyorkese che ama intervenire sulle sue foto con tocchi cromatici aggiunti a mano, collage di altre immagini e oggetti da sovrapporre allo scatto originario.
Quello che ne esce è un insieme di dodici immagini che sembrano mescolare realtà e sogni, bianco e nero, con chiazze di colore, buttate qua e là. Su tutti, le e ruote la fanno da padrone. Le due ruote dello scooter più famoso del mondo, quello che portava in giro per la Capitale Audrey Hepburn e Gary Cooper in “Vacanze romane”, il motorino che accomuna nel mondo giovani di razze, lingue e religioni diverse. Non un mezzo di trasporto ma un fenomeno di costume. Proprio come è fenomeno sociale il calendario. Che Piaggio dedica ogni anno dal 1950 proprio alla Vespa, quattro anni dopo la prima messa in produzione.
Leit motiv di oltre 50 anni di mensilità da appendere in cucina sono le donne. Dapprima disegnate dal pittore Franco Mosca che disegnava odalische parigine e hawaiane. E dalle fanciulle dipinte a quelle fotografate il passo fu bravissimo. Bastò un anno e arrivarono modelle castigate e in sella.
Negli anni Sessanta, la svolta, da anonime mannequin a star del mondo dello spettacolo. E così tra un click e laltro ammiccavano dalle pagine del calendario, le gemelle Kessler, Stefania Sandrelli, Ornella Vanoni, Gloria Paul, Raffaella Carrà e i grandi miti americani, Raquel Welch, Ursula Andress, Geraldine Chaplin, Joan Collins, Jayne Mansfield. Donne sole, non in perfetta compagnia di Vespa (il motorino, naturalmente). Ma la Vespa è per tutti, uomini e donne di tutte le età. Gli anni Ottanta sembrano ignorare il divismo e nei mesi patinati del calendario Piaggio compaiono ragazzi e ragazze qualunque, come tutti, come noi. E per la prima volta la Vespa non è più protagonista indiscussa delle annate. Compaiono anche gli altri ciclomotori.
Gli anni Novanta inseguono la strategia comunicativa che ha fatto del calendario Piaggio un oggetto da collezione secondo solo a Pirelli. Nel 1996 ledizione del cinquantenario vuole volti noti per sognare e ricordare e così arrivano le immagini depoca di Charlton Heston, Raquel Welch, Virna Lisi, John Wayne, Gary Cooper, Anthony Perkins. Nel 1997 è la volta di affiches storiche e poster moderni creati Ken Cato, Alan Fletcher, Shigeo Fukuda, Milton Glaser, Italo Lupi, Andrea Rauch e Jean Widmer. Il resto, come si dice, è storia. In bianco e nero e tuttaltro che silenziosa. Tendete lorecchio, non sentite il rumore del motore?

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