Ancora non ha 30 anni, eppure ha già impresso il suo nome nel firmamento couture grazie ai suoi abiti futuristici e scultorei: Iris Van Herpen stupisce ed incanta con ogni collezione che presenta durante la fashion week parigina. L’International Centre for Lace and Fashion di Calais dedica alla visionaria stilista olandese una mostra, dal 16 giugno al 31 dicembre, per omaggiare l’universo avant garde di questo prodigio della moda.
Il percorso espositivo propone trenta pezzi creati tra il 2008 e il 2012, che illustrano il suo approccio innovativo alla forma e alla materia. Figlia della scuola di Alexander McQueen, Martin Margiela, Hussein Chalayan, Rey Kawakubo, Iris Van Herpen decostruisce e analizza la relazione tra abiti e corpo umano, grazie a processi creativi che combinano artigianato e nuove tecnologie. Abiti scultorei che giocano con la luce, una commistione di alta moda e arte. In un allestimento minimalista, verranno esposti i trenta abiti e una collezione di fotografie, ordinate per data e collezione.
Gli abiti (originali) sono visibili da ogni angolazione, e disposti in modo da ‘dialogare’ con la luce e le fotografie. Non mancano proiezioni delle sfilate di Van Herpen, che dal 2011 è stata invitata a partecipare all’Haute Couture parigina, mentre solo da marzo di quest’anno ha esordito con il ready to wear. I pezzi esposti dimostrano l’abilità di Iris Van Herpen nel dar vita ad abiti complessi eppure indossabili, come sculture che si possono portare addosso. Spalle e fianchi accentuati dal volume sono un tratto caratteristico, così come l’ampia gamma di elementi sartoriali che si intrecciano. Pelle e acrilico si intersecano, metallo e plastica vengono manipolati ad hoc, la palette cromatica gioca sull’iridescenza. Iris Van Herpen ha sempre amato e adottato le commistioni con altre discipline artistiche, e negli anni ha collaborato con diversi coreografi, architetti, filmaker, designer di gioielli, artisti visivi. Tra le sue ammiratici più entusiaste troviamo Bjork, che nella cover dell’album Biophilia indossa un capo della collezione Radiation Invasion, e Lady Gaga.
Nota è la sua passione per la stampa 3D, che Van Herpen applica alla costruzione degli abiti: un potenziale davvero infinito, che le ha aperto le porta ad un modo completamente innovativo di fare moda. Nel 2011 Time Magazine ha incluso gli abiti 3D di Iris Van Herpen tra le 50 migliori invenzioni dell’anno. Iris Van Herpen – Crystallization è il titolo della sfilata di Londra 2010 rimasta negli annali della moda, in cui portò in passerella i primi abiti in 3D realizzati assi MGX by Materialised e l’artista Daniel Widrig. Ma Crystallization è anche il water-dress creato dalla stilista per un fashion film di ShowStudio: un abito che sembra nascere da un tuffo nell’acqua, uno ‘spash’ materico che, nel cortometraggio, viene ‘lanciato’ addosso alla fashion icon Daphne Guinnes (ripreso da Nick Knight). Una stilista che intriga e incuriosisce, che al comune concetto di moda aggiunge le parole arte e sperimentazione.
Iris Van HerpenInternational Centre for Lace and Fashion
135, quai du Commerce
62100 Calais, France
www.cite-dentelle.fr
Entrata gratuita
Nell’immagine:
Skeleton dress, 2011 Iris van Herpen (with Isaïe Bloch)
Haute Couture 2011
3D print in polyamide
Photo : Ingrid Baars © Iris van Herpen
