Nella prestigiosa cornice del Salon d’Honneur del Grand Palais a Parigi, sarà possibile visitare fino al 16 febbraio 2014 la retrospettiva “Cartier. Le style et l’histoire” , un’esposizione preziosa che racconta l’evoluzione della Maison, dalla sua fondazione nel 1847 fino alla metà degli anni ‘70.
Curata da Laurent Salomé, direttore scientifico dell’RMN, e dalla vicedirettrice Laure Dalon la mostra descrive attraverso 600 oggetti tra raffinati diademi, orologi e pendules mystérieuses, il virtuosismo e la straordinaria creatività estetica della Maison Cartier.
Da “gioielliere dei re” a migliore amico delle grandi star, Cartier è stato protagonista dell’evoluzione del gusto e dei costumi della società, ricoprendo un ruolo importantissimo nella storia delle arti decorative.
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Le preziose opere in mostra provengono in buona parte dagli archivi della Maison ma non mancano prestiti dei musei o prestigiose collezioni private, come la raccolta dei principi di Monaco: una ventina di oggetti, molti dei quali personali, altri indossati in occasioni ufficiali la maggior parte dei quali furono scelti da Grace di Monaco.
Non solo, durante il percorso espositivo si potranno ammirare i monili di Liz Taylor, Marlene Dietrich, della Duchessa di Windsor fino alla leggendaria Maria Felix cui apparteneva la collana Coccodrilli ornata con oltre mille tra diamanti e smeraldi e con gli occhi di rubino.
Straordinario l’insieme degli orologi da tavolo, tra i quali spicca il Grande Pendule Mystérieuse Portique, risalente al 1923. Realizzato con oro, platino, smalto nero e un onice cabochon, è stato decorato con corallo e l’asse di trasmissione è una barra di cristallo di rocca.
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A completare il percorso, oltre 300 documenti provenienti dagli archivi Cartier: quaderni dei bozzetti, disegni, libri degli ordini, registri di magazzino, calchi in gesso e fotografie svelano un aspetto non ancora esplorato del processo creativo del gioielliere.
