A distanza di 60 anni (circa) da Gioventù bruciata, ma il titolo originale era Rebel Without a Cause, il mito di James Dean torna a rivivere. Il film, uscito nelle sale nel 1955 e diretto da Nicholas Ray, aveva come protagonista il bello e dannato del cinema mondiale, in quella che rimane la più celebre delle sue tre interpretazioni. Una carriera flash, stroncata dalla sua morte, avvenuta il 30 settembre 1955 in un incidente automobilistico, a 24 anni, a bordo di una Porsche 550 Spyder.
Il film, un riferimento al libro del 1944 dello psichiatra Robert Lidner, ottenne tre nomination all’Oscar: miglior soggetto, miglior attrice non protagonista e miglior attore non protagonista. Ma James non ebbe mai la soddisfazione di alzare quell’ambita statuetta. Fu lui il primo attore ad aver ottenuto una nomination postuma al Premio Oscar per il suo ruolo nel film La valle dell’Eden, e una nel 1956 per il film Il Gigante. Senza vincerlo. In compenso gli fu conferito il Golden Globe, postumo, per il miglior attore nel 1956.
I vestiti indossati dal personaggio di Dean, jeans, maglietta bianca e giacca rossa, diventeranno in breve tempo capi imperdibili della moda anni Cinquanta. Il film, purtroppo, gode della fama di “maledetto”: non solo per la prematura morte di James Dean, ma anche per quella degli altri protagonisti. Sal Mineo, infatti, fu assassinato nel 1976, mentre Natalie Wood annegò in circostanze poco chiare nel 1981.
La pellicola, che descrive il tormentato rapporto tra figli e genitori, oltre a raccontare una generazione giovanile, quella degli anni Cinquanta, che fatica a proiettarsi nell’età adulta, torna nelle sale italiane, dal 6 novembre e per tutto il mese, nella sua versione restaurata dalla Cineteca di Bologna. Il 28 giugno scorso il film nella sua versione restaurata è stato proiettato in anteprima a Bologna in Piazza Maggiore: erano presenti circa 6mila persone. Un successo incredibile, che ha sorpreso gli stessi organizzatori.
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