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7 Carnevali a cui partecipare una volta nella vita

Non solo Rio: il Carnevale è una festa che si celebra in molti paesi del mondo, vicini e lontani

Maschera di Carnevale
Balcqbook/Thinkstock

Rio de Janeiro è probabilmente il numero uno, Venezia non gli è da meno e Viareggio senza dubbio sale sul podio. Ma il Carnevale è una festa che contagia tantissimi paesi nel mondo, spazzando via il grigiore dell’inverno con musica, colori e baldoria per le strade delle città. Ecco 7 feste di Carnevale alle quali vale la pena partecipare almeno una volta nella vita, oltre alle 3 che vi abbiamo citato all’inizio dell’articolo naturalmente.

Tenerife. Nell’isola delle Canarie il Carnevale è una tradizione che dura più di un mese: qui la festa viene presa davvero sul serio. D’altronde parliamo pur sempre di Spagna e di un luogo dove il sole splende tutto l’anno, fattori che associati al concetto di ‘festa’ non possono che renderla grandiosa. Si celebra in particolare a Santa Cruz de Tenerife, la capitale, e ogni anno circa un milione di visitatori vi si recano. Balli, parate, feste, concerti, fuochi d’artificio, falò in spiaggia e premiazioni, per un evento che da qualche anno aspira a divenire Patrimonio dell’Umanità.

Nizza. Nella città del sud della Francia il Carnevale è una vera festa nazionale, celebre soprattutto per le parate dei carri allegorici e le battaglie dei fiori, che sono l’elemento principe dell’evento carnevalesco Nizzardo. Il martedì grasso si tiene la grande parata di carri e maschere e la festa continua fino a sera quando avviene il rogo di Re Carnevale.

Colonia. Se pensate immaginate i tedeschi come un popolo freddo e serioso, il Carnevale di Colonia vi farà cambiare idea. Fra l’altro, qui si celebra il Carnevale delle Donne, cioè una giornata che cade nel martedì grasso in cui le donne sono padrone della città, vanno in giro mascherate e possono fare tutti i dispetti che vogliono agli uomini: come per esempio tagliare le cravatte agli sventurati che incontrano (ovviamente si tratta di una pantomima divertente).

Sitges. Altro Carnevale spagnolo, uno dei più famosi e antichi, che si svolge in una cittadina pittoresca a pochi chilometri da Barcellona. Noto per le sue maschere particolarmente audaci e per le feste sfrenate, il divertimento selvaggio e irriverente, negli anni è divenuto uno dei carnevali più gay friendly al mondo, anche grazie all’eredità storica di tolleranza culturale che la cittadina dimostrò in epoca franchista.

Notting Hill, Londra. Non avviene in questo periodo dell’anno ma d’estate, eppure il Carnevale di Notting Hill non si può trascurare in una lista internazionale. Milioni di persone invadono le strade del quartiere londinese con danze sfrenate e ritmi caraibici, ma dovrete aspettare agosto per parteciparvi.

New Orleans. Voliamo negli Stati Uniti, precisamente in Louisiana dove il Carnevale di New Orleans è certamente uno dei più chiassosi al mondo. Balli, parate, celebrazioni, collane (tutti indossano fili di perle colorate, uno dei simboli della festa) e lanci di perline, per un Mardi Gras in cui troneggiano tre colori: porpora, verde e oro, che simboleggiano rispettivamente la giustizia, il potere e la fede.  

Trinidad e Tobago. Sono molti i Carnevali nei Caraibi, ma quello di Trinidad e Tobago è probabilmente il più grande. E’ opinione di molti che in America Latina sia secondo solo a Rio. Oltre ai costumi succinti, le danze, le parate, le maschere, questo Carnevale è ricchissimo di folklore: c’è per esempio il giorno di J’Ouvert (lunedì) in cui diavoli, demoni e mostriciattoli unti di cioccolato, grasso, melassa, catrame vagano urlanti tra la folla in ricordo delle celebrazioni per la riconquista della libertà da parte degli schiavi.