Il design che si mette in riga produce oggetti che non fanno una piega. Almeno dal punto di vista formale perché, il risultato è estetica funzionale allo stato puro. E’ proprio al piegarsi alla fantasia dei designer che alcuni oggetti devono la loro bellezza, almeno nella misura in cui l’arte giapponese dell’origami risulta affascinante, da sempre.
L’antica arte del piegare la carta, per produrne figure tridimensionali, infatti, è una tecnica che il design applica volentieri a materiali inediti, con risultati sorprendenti.
Partendo dal basso, le fashion victim saranno entusiaste nello scoprire le creazioni di Catherine Meuter, vera e propria visionaria della calzatura. Per lei le nuove geishe sono futuristiche, glamour e indossano EIN/TRITT, scarpe che, basandosi sul principio dell’origami, si trasformano da flat a sandali con zeppa.
Pur con comodità, cammina e cammina, prima o poi servirà una sosta. Cosa di meglio se non su Origami Chair? Di Form Us With Love, in alluminio laccato bianco e imbottitura nera a contrasto, si tratta di una seduta che sembra la creazione di gigantesche mani nipponiche.
La sosta in stile origami prevede anche un drink: d’estate, birra fresca, mentre d’inverno il ristoro viene dal the caldo. Clara Lindsten, ha inventato Origami Beer, citazione al Giappone nelle belle Labels, etichette da piegare e ripiegare fino a farne un fiore. Per coloro che amano staccare le etichette dalle bottiglie. Elisabeth Soos, pensa invece a T-POD, bustine da the che, piegate, creano piccole barchette da bollenti flutti. Quanto zucchero? Un “Origami Spoon e mezzo, grazie!”. In legno, plastica o metallo è un cucchiaino pieghevole, invenzione di Michael Sholk.
Infine, se l’origami è un arte che illumina il design, ci sono anche le lampade ad essa ispirate. W101 di Claesson Koivisto Rune, da tavolo, che evoca forme ed eleganza del cigno, è anche ecologica, in carta riciclata e luce LED; mentre Origami Hunter’s di Sistudio è animalista, trattandosi di un’ironica astrazione da muro sulla caccia: piega su piega, appaiono, come paralumi, una testa di capra, di rinoceronte e di cervo.