Il design sembra non avere più frontiere, è in continuo rinnovamento sia dal punto
di vista tecnologico che ideativo, perché ormai tecnica e idee sono stimolate l’una dall’altra. Riciclo
e riuso, risparmio energetico, eco intelligenza, sono questi i trend degli
ultimi anni nel campo del design. Le aziende apprendono le strategie evolutive
dei sistemi naturali, imparano dalla natura a progettare e quindi a produrre
senza rifiuti ed emissioni.
Pensiamo alle ‘nuove’ case che sono veri e propri dispositivi autosufficienti dal
punto di vista energetico, dialogano con il sole grazie a pannelli fotovoltaici
che regolano l’accumulo di calore del giorno per restituirlo la sera. Sono in
campo una quantità di astuzie sostenibili che si estendono in tutti i campi,
dall’illuminazione ai complementi d’arredo così come, in veste più allargata,
all’architettura, che promettono un futuro più buono.
Per quanto l’Italia stia facendo passi da gigante in questa direzione, esiste
una città che in fatto di nuove tendenze e sperimentazioni nel design è
pioniera. Parliamo dell’eccentrica New York, gravida di nuovi progetti anche
estrosi e, purtroppo, spesso costosi. All’idea che tutti abbiamo di una Grande
Mela come giungla di cemento, ecco che spuntano abitazioni eco friendly sui
tetti delle case. Sono costruzioni che arrivano direttamente dal futuro perché,
in qualche modo, volanti: possono essere spostate da un tetto all’altro e
quindi si può cambiare quartiere a seconda dei propri bisogni e desideri.
Inutile stare a specificare che i prezzi sono proibitivi. Un esempio su tutti,
è il famoso rifugio eco-chic, il Loftcube
(foto) progettato da Werner Aisslinger, un leggero e sofisticato prefabbricato trasportabile da un tetto all’altro anche da un elicottero alla
modica somma di 50.000 euro. Ideale per chi ama vivere in un attico. Molto più
accessibile, invece, la cupola geodetica in plastica, Icosa Village Pod che, al prezzo
di 1.600 euro, può essere montata ovunque si desideri. Esistono anche soluzioni
più eccentriche, come case sui tetti simili a capannoni dei quartieri
suburbani, ad uffici stile parigino, a due piani o a case di campagna. D’altronde
a New York la stravaganza… è di casa!