Il connubio tra hi-tech e design produce oggetti per la casa, l’ufficio e il tempo libero dalle molteplici risorse tecnologiche e caratterizzati da uno stile che non passa inosservato, dando, ai designer internazionali, la possibilità di esplorare nuovi orizzonti creativi attraverso la ricerca condotta nel campo dell’elettronica e delle nuove tecnologie e di mettere a punto prodotti e progetti pensati per migliorare la vita di tutti i giorni.
Il designer Young Bok Kim ha ideato un sistema di illuminazione molto particolare. Si tratta di Hourglass Lantern (foto), disponibile sul sito www.yankodesign.com, una lampada che si ispira al funzionamento di una clessidra. Al posto della sabbia ha utilizzato un led luminoso e un timer da regolare a nostro piacimento. Dopo un’ora dall’accensione la luce si sposta lentamente dall’alto verso il basso ricalcando l’effetto visivo della classica clessidra della nonna.
Sang-Kyun Park ha ideato il suggestivo Light Drops, un ombrello che si illumina al buio. Grazie alla membrana PDVF, può catturare energia dalle gocce di pioggia in modo da poter alimentare un led luminoso. Con questo sistema potrete camminare di notte sotto la pioggia e segnalare la vostra presenza a macchine e passanti. Sempre sul sito di Yankodesign.
Il gruppo creativo coreano Want and needs ha progettato Milki, una lampada led a forma di cane bassotto. Per accendere o spegnere la luce basterà accarezzare il cagnolino, che azionerà il dispositivo grazie a un sensore dislocato sul muso (http://wncart.co.kr/about/).
Direttamente dalla Settimana del Design di Tokyo (http://www.design-channel.jp/), arriva il prototipo messo a punto dai creativi della JVC, Sound Garden KiriKabu (http://av.watch.impress.co.jp/docs/20081031/victor.htm). Si tratta di un ‘giardino sonoro’ che coniuga l’estetica di un piccolo bonsai (installato in un supporto modulare di plastica) con un woofer e altoparlanti alimentati da un amplificatore interno, ai quali basta aggiungere un po’ d’ acqua per godersi un sound sorprendentemente ‘zen’.
Il brand Brionvega (http://www.brionvega.it) ha lanciato la riedizione delle mitiche radioline anni 60 e 70. Dopo la Radio Cubo ts 222 e il modello “a grattacielo” rr 227 riveduti e corretti, sta per essere immessa sul mercato l’ambiziosa riedizione del radiofonografo rr 126, progettato nel 1965 da Pier Giacomo e Achille Castiglioni: poggiato su un carrello forgiato in alluminio industriale e provvisto di amplificatore, radio, giradischi e due diffusori esterni che possono essere staccati dal corpo centrale.