Le porte della bioedilizia sono più che mai spalancate, e attraverso esse continua ad entrare un flusso creativo che pare non esaurirsi mai. C’è chi ha progettato una casa di paglia in città, chi ne ha costruita una che viene alimentata dall’esercizio fisico, chi ha addirittura ricoperto un edificio di alghe: è soprattutto grazie a team di giovani architetti che i prototipi di case ecosostenibili si fanno largo, nella speranza che in futuro tante buone idee vengano messe a frutto su larga scala.
L’ultima novità che si inserisce in questo filone è la casa fatta di funghi. Sì, avete letto bene: funghi. Non è la casa dei Puffi, ma una costruzione in legno il cui isolamento è garantito da un materiale naturalissimo come il micelio, in pratica la radice dei funghi. Ecovative design, azienda newyorkese, ha sostituito le classiche schiume chimiche (EPS, EPE) ricavate dal petrolio che vengono generalmente utilizzate per ricoprire le pareti delle case di legno dedicandosi alla coltivazione dei funghi. Queste ‘radici’ formano infatti una fitta e solida membrana isolante che cresce e si auto-genera, all’interno del legno nel giro di pochi giorni: successivamente, in circa un mese si secca e ciò che ne nasce è un vero e proprio muro, resistente e isolante.
Ottimo dal punto di vista termico Mushroom® Insulation è testato anche per resistere al fuoco. Un isolante ecologico più che mai, grazie al quale è sta nascendo la prima Mushroom Tiny House, una casa piccolina ma che risponde a tutti i requisiti di solidità ed ecologia. Ecovative non è nuovo all’utilizzo dei funghi come materiale: già da tempo hanno ideato il Mushroom® Packaging, la soluzione a buste di plastica e imballaggi. In questo caso i funghi vengono cresciuti in modo da ottenere un materiale da imballaggio resistente come quelli utilizzati per il trasporto dei vini ad esempio. Per quanto riguarda le costruzioni, Ecovative propone pannelli termo-isolanti, ma anche piastre da isolamento acustico. Oltre alla resistenza e all’ecosostenibilità di un materiale simile, non si può sottovalutare un altro aspetto importante: quello economico. ‘Far cresce’ i materiali da costruzione derivati dai funghi ha un costo irrisorio, se paragonato ai tradizionali materiali da costruzione.
Anche un grande azienda come Dell ha da qualche tempo scoperto e apprezzato l’impiego di funghi nello sviluppo dei packaging da imballaggio e trasporto dei pc. I funghi sostituiscono la schiuma o la plastica utilizzati per la spedizione (tipo polistirolo) mentre i packaging di cartone provengono dal bambù.