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A tutto Corto

Ultima tappa del Festival del Corto di La7, progetto multimediale e interattivo per il cinema indipendente. In una puntata speciale de La 25a Ora – il cinema espanso, si conoscerà il nome del miglior cortometraggio votato via web dal pubblico.

Festival del Corto su La 7
LaPresse

Sabato prossimo 3 ottobre, per molti sarà una serata speciale. Non solo perché sarà un nuovo weekend, ma anche una delle rare occasioni in cui in tv verrà srotolato un red carpet del tutto inedito, insolito, inaspettato su cui non sfileranno divi e divine del cinema o perfette bellezze da perfetti abiti vestite, ma sconosciuti. O quasi. A dire la verità, si tratta di un red carpet già calcato, ma non per questo consunto. Del resto, quando si tratta di cinema d’autore, indipendente, emergente e sperimentale, fatto con pochi mezzi ma tanta passione e talento da giovani artisti, purtroppo poco visibili nelle sale, e su cui le case di produzione cinematografica, per vari motivi, stentano a scommettere, che vuoi che sia una passerella “di seconda mano”? Un’opportunità unica, emozione, occasione. Cioè moltissimo.

Sabato 3 ottobre, infatti, su La7 nel corso della trasmissione La 25a Ora – Il cinema espanso, verrà annunciato il nome del regista vincitore del Festival del Corto, edizione numero 5, che si aggiudicherà anche il Premio Nuvola Film e 5000 euro da investire nell’opera che verrà.

La particolarità di questo concorso cinematografico è non solo che si tratta di cortometraggi indipendenti e sperimentali, fatti dai giovani italiani e stranieri, ma anche che per sceglierne il migliore, fondamentali sono stati gusto, mouse e scelte del pubblico di Internet.

Proprio nel web sta l’altro interessante aspetto del Festival del Corto. Si è trattato, infatti, di un progetto di crossmedialità e multimedialità interattiva allo stato puro che ha coinvolto cinema, web e tv. Infatti gli aspiranti concorrenti (i registi) hanno inviato i loro lavori al sito de La7. Qui pubblicati, gli utenti hanno potuto vederli, rivederli e votarli, con un semplice click. In contemporanea, dati e risultati hanno interagito con l’analisi di una giuria specializzata, definendo così la classifica dei 20 cortometraggi finalisti, quindi trasmessi a rotazione per una settimana, dal 21 settembre, ne La settimana del Corto, su La7.

Per chi se li fosse persi, nessun problema, sono ancora tutti online sul sito di La 25 ora.

Ora manca l’ultimo step, cioè la proclamazione del vincitore, che conosceremo, appunto, nel corso della puntata di sabato. Certo, il monitor del pc e lo schermo della televisione, non hanno lo stesso carisma del grande schermo, né il salotto della sala cinematografica, ma vogliamo mettere, che soddisfazione, visibilità e quali rosee prospettive future per degli esordienti?

I contenuti dei corti in concorso sono tra i più eterogenei, alcuni davvero curiosi e interessanti. Ci sono i “documetraggi”, documentari in breve come “Belly Button Broth “di Giuseppe Gagliardi in cui si raccontano due versioni della genesi, tra storia e leggenda, dei tortellini: sono forse nati dal tentativo di un pastaio di imitare la forma dell’ombelico femminile?; “Verso dove” di Demetrio Sacco, in cui si parla di Illuminismo, di Mozart e di rivoluzione francese; “La Casa del Fascio” di Nicolangelo Gelormini, che mostra e racconta l’architettura di Giuseppe Terragni in epoca fascista.

Si parla anche di donne non più giovani in “1937” di Giacomo Gatti e Francesco Carrozzini e “Adele” di Andrea Fazzini; di giovani donne, amore e sessualità in “Un’altra mattina” di Angelo Campolo e “Bab al Samah” (La porta del perdono) di Francesco Sperandeo; di bambine e fatti strani ne “Il cuore all’improvviso” di Catherine McGilvray e “Abbi cura di te” di Lorenzo Corvino; di madri in sala parto, mogli, famiglia e padri in “Stato di grazia” di Valerio Esposito, “La moglie” di Andrea Zaccariello e “La preda” di Francesco Apice; amicizia al femminile in “Amiche” di Massimo Natale e maschile in “Cucù” di Vito Cea; di solitudini e vacuità in “Men at Work” di Fausto Caviglia e “Sisifo” di Matteo Botrugno; di trentenni, futuro e lavoro in “Mutande di ricambio” di Luca Merloni e Andres Arce Maldonado, “Caro benzina” di Nicolangelo Gelormini, “Il lavoro” di Lorenzo De Nicola e Pecorari di Pietro De Silva.

La puntata speciale del 3 ottobre de La 25a Ora, condotta da Davide “Boosta” Dileo, tastierista e fondatore dei Subsonica, compositore e scrittore, sarà un elogio al talento dei giovani. Saranno infatti ospiti in studio Chiara Valenti Omero, direttore di Maremetraggio e l’attore Michele Riondino e verranno trasmessi cortometraggi già premiati, tra cui “Trevirgolaottantasette,” esordio alla regia di Valerio Mastandrea con Elio Germano e Jasmine Trinca e “Mio figlio”, di Filippo Soldi, con Alba Rohrwacher e Claudio Santamaria.