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I giorni di rose di Paola Turci

“Giorni di rose” è la seconda parte di un lavoro che si sviluppa in tre fasi “Attraversami il cuore” costituisce la prima parte, mentre l’ultima è dedicata al “Mondo che vorrei”, raccontato con libertà di espressione e di pensiero

Paola Turci
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Il 16 aprile con l’uscita del disco “Giorni di Rose” (OTRlive/Universal) Paola Turci si trova a concludere i due terzi del progetto musicale che sta portando avanti, il programma è quello di chiudere la trilogia iniziata con “Attraversami il cuore” entro la fine del 2010, con l’ultimo album intitolato “Il mondo che vorrei”.

La peculiarità del nuovo album “Giorni di Rose” è che per la prima volta Paola si spoglia dalle vesti di cantautrice presentando un disco tutto al femminile nel quale è l’interprete di sette brani inediti scritti da Carmen Consoli, Nada, Ginevra Di Marco, Marina Rei, Grazia Verasani, Naif Herin, Chiara Civello appositamente per lei. A questi inediti si aggiunge una chicca: una cover in un preziosissimo duetto con Fiorella Mannoia.

I suoi ottimi rapporti con le donne del palcoscenico musicale italiano sono ben noti ai fan, le collaborazioni con le più famose artiste italiane sono innumerevoli nella sua carriera, l’ultima dimostrazione è stato il concerto “Amiche per l’Abruzzo” durante il quale le più note voci femminili del Bel Paese hanno riempito lo stadio San Siro a Milano in una giornata dedicata alla solidarietà ed alla raccolta fondi per la ricostruzione dei paesi devastati dal terremoto.

Paola è da sempre impegnata nel sociale sia nei testi delle canzoni che attivamente, supportando e sponsorizzando anche sul suo sito personale le più grandi associazioni umanitarie come Amnesty International, UCODEP e AMREF. Nel settembre 2005 con la On the Road Music Factory pubblica l’album “Tra i fuochi in mezzo al cielo” che ospita il brano “Rwanda”, canzone dedicata alla tragedia di quel popolo che nel 2006 ha vinto il premio “Amnesty Italia”. Dal 1998 questo festival si propone come uno dei più importanti eventi italiani sia per la qualità artistica sia per la promozione dei diritti umani, tanto da guadagnarsi nel 2003 il riconoscimento come Festival dell’anno da parte del Meeting delle Etichette Indipendenti.

Fin dal suo esordio ha riscosso successo sia di critica che di pubblico, e lei si è dimostrata più che meritevole di così tanto plauso, la sua discografia racconta un continuo succedersi di album, singoli e collaborazioni più che indovinate.

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