“Mia madre mi odiava perché ero nata femmina”. Amal è una ragazza egiziana che cresce in una famiglia profondamente musulmana, devota al regime di Mubarak, nella quale però insolitamente la figura autoritaria del “pater familias” non viene assunta dal padre, ma dalla madre che sottomette il marito alla sua autorità fin dal primo giorno di matrimonio. La figura del fratello, futuro capofamiglia come da buona tradizione islamica, completa un quadro familiare nel quale Amal non ha spazio. L’unica via di fuga per la protagonista è Facebook, in cui riversa le paure e le angosce di una vita che la opprime e non la soddisfa. Attraverso il social network prende parte all’organizzazione delle rivolte della Primavera Araba che dalla Tunisia arrivano fino al suo paese e conosce Muntaser, ragazzo del quale si invaghisce. Armata di coraggio e sostenuta da migliaia di ragazze come lei, si espone in prima persona come donna e cittadina egiziana in quella che non sembra essere solo una battaglia ideologica, ma anche una vera e propria battaglia culturale.
“La ragazza di Piazza Tahrir” è un racconto avvincente, l’ultimo firmato da Younis Tawfik, che ripercorre le ormai storiche giornate di lotta, di speranza, di voglia di cambiamento del popolo egiziano. Una storia che racconta come grazie ad internet la giovane Amal sia riuscita ad evadere, virtualmente e poi anche nella realtà, dalla sua vita familiare fatta di odio e di silenzi. In piazza la giovane donna conoscerà l’amore e la morte e nel corso di quelle straordinarie settimane capirà molte cose sulla vita.
Younis Tawfik, è nato a Mosul in Iraq, nel 1958: Laureato in Lettere e Filosofia all’Università di Torino, vive in esilio in Italia dal 1979. Collabora con La Repubblica, La Stampa, Il Mattino e alcuni giornali mediorientali. Con il romanzo La Straniera, edito da Bompiani, ha vinto il Premio Grinzane Cavour.