Si celebra oggi la Giornata mondiale del libro e del diritto d’autore, un evento patrocinato dall’Unesco al fine di promuovere la lettura, la pubblicazione dei libri e la
protezione della proprietà intellettuale attraverso il copyright.
Promossa per la prima volta nel 1996, l’iniziativa viene organizzata
ogni anno il 23 aprile, con numerose manifestazioni in tutto il mondo.
La data per la celebrazione della ricorrenza non è casuale: il 23 aprile
del 1616, infatti, morirono contemporaneamente tre fra i più grandi
autori della letteratura mondiale: lo spagnolo Miguel de Cervantes, l’inglese William Shakespeare e il peruviano Garcilaso de la Vega.
Nello stesso giorno, ma nel 1981, morì anche il catalano Josep Pla, mentre sempre il 23 aprile nacquero il francese Maurice Druon, il russo Vladimir Nabokov, il colombiano Manuel Mejia Vallejo e il premio nobel islandese Halldor Kiljan Laxness.
Anche per questo, l’Unesco ha legato a questa data una delle principali
manifestazioni finalizzate al progresso sociale e culturale
dell’umanità, un incoraggiamento per riscoprire il piacere della
lettura.
Già nel 1926, in Catalogna, Vincent Clavel Andrés, scrittore ed
editore valenziano stabilitosi a Barcellona, si era fatto promotore di
una giornata del libro, che cadeva il 7 ottobre, ritenuto il giorno
della nascita di Cervantes. Nel 1931 la giornata fu spostata al 23
aprile, festa di San Giorgio (San Jordi in catalano), patrono della Catalogna.
Lì la tradizione vuole che ogni uomo regali una rosa alla sua donna,
tanto che i librai, per celebrare la ricorrenza, sono soliti regalare
una rosa per ogni libro venduto.
Tra le iniziative più interessanti promosse in Italia, i cui abitanti
leggono in media un libro all’anno secondo i dati dell’AIE, va citata
quella promossa a Termini Imerese, in Sicilia, dove ognuno potrà trovare sulle panchine della città almeno un libro scritto da Luigi Pirandello ispirato allo scrittore siciliano.
