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Bradley Cooper: la mia ultima Notte da leoni

Abbiamo incontrato in esclusiva a Las Vegas uno degli attori del momento, protagonista di Una notte da leoni 3

Bradley Cooper
APimages

Las Vegas – La prima volta che vediamo Bradley Cooper, sul set di Una notte da leoni 3, è nel corso di una mattinata di riprese. Siamo in una strada ben poco glamour di Las Vegas, dove l’attore, insieme ai compagni di avventure Zach Galifianakis e Ed Helms, sta girando una scena davanti a un banco dei pegni costruito per l’occasione. Poi, durante una pausa, la nostra guida ci fa entrare nel retro del negozio, dove ci aspetta Galifianakis. Nell’attraversare un angusto corridoio, ci imbattiamo in Cooper, seduto in un angolo con gli occhiali da sole ancora indosso. Lui è gentile e saluta tutti i giornalisti di passaggio, e le colleghe vanno istantaneamente in brodo di giuggiole.

Nel pomeriggio dell’intensa e calda giornata di novembre durante la quale osserviamo il regista Todd Phillips e gli attori all’opera, finalmente Cooper ci viene presentato ufficialmente per l’intervista. L’attore scherza sul luogo prescelto per il nostro incontro, la lavanderia del Caesars Palace, il casinò/hotel più famoso del mondo. “Sembra che stiamo facendo qualcosa di losco”, ci dice.

La trilogia di Una notte da leoni è caratterizzata da un forte umorismo, ma anche da una certa ruvidezza. Potresti parlarci del lato più realistico di questi personaggi e di come costruite lo humour della serie?
Beh, l’idea alla base della trilogia è prendere personaggi un po’ più eccentrici del normale, metterli in situazioni che sono un po’ più estreme della vita reale e girare il tutto in maniera realistica. Non cerchiamo mai di forzare le battute, piuttosto giochiamo con la situazione e la comicità ne esce da sola. È così che abbiamo affrontato ogni film. E credo che, anche da un punto di vista cinematografico, Todd e Larry Sher, il direttore della fotografia, si siano molto evoluti. Penso che quest’ultimo sia ancora più cinematografico.

Come si sono evoluti il tuo e gli altri personaggi rispetto al primo film?
Innanzitutto, siamo più vecchi. Phil, Alan e Stu ne hanno passate di tutti i colori insieme, hanno guidato motoscafi a Bangkok, affrontato tigri e scimmie. E penso che siano un po’ più saggi, pur restando fedeli a se stessi. Ma c’è anche un’interessante evoluzione di alcuni personaggi…

Cosa ci puoi dire del regista Todd Phillips?
È un regista fantastico. È il capitano della nave ed è bello avere un capitano che invita alla creatività. E questo genere di film è molto complicato, non è che piazzi semplicemente tre tizi in scena e dici “Adesso fate delle battute”.

Ci sono trucchi che hai imparato da lui e che pensi di riutilizzare se un giorno diventerai regista?
Todd è iper-preparato e allo stesso tempo aperto ai cambiamenti sul set. Questa è una grande risorsa. In secondo luogo, riesce a dare l’impressione di avere la sicurezza necessaria per finire il lavoro. Per un attore è una bella sensazione sapere che c’è qualcuno alla guida.

In un film così complesso, in cosa consiste il tuo lavoro?
Aiutare gli autori a raccontare una storia migliore, che è sempre il lavoro dell’attore.

Questo sarà davvero l’ultimo capitolo della saga?
Sì, lo sarà.

Come vedi questo finale di trilogia?
Molto lieto. Personalmente ero entusiasta di tornare a Vegas. Penso sia un grande modo per concludere.

Alla fine dei conti, che cosa ha rappresentato per te Una notte da leoni?
Una grande opportunità e una grande esperienza, che mi ha permesso di incontrare amici e lavorare creativamente a un grande film di successo.

In uscita il 30 maggio, Una notte da leoni 3 è distribuito da Warner Bros. Italia.

Per saperne di più su Una notte da leoni 3:
L’intervista a Zach Galifianakis su FIlm.it
L’intervista al regista Todd Phillips su Film.it
Una notte da leoni 3: toccata e fuga a Las Vegas su Turismo.it