A guardarla sotto i flash dei fotografi non ci si crede: decisamente lontana dal canone della bellezza afro hollywoodiana, Gabourey Sidibe sembra quasi uno scherzo sui red carpet delle principali rassegne cinematografiche di mezzo mondo. Eppure questa ragazza di ventisei anni, oversize e sorridente, è una delle star emergenti nell’universo del cinema americano.
Arrivata quasi per caso al cinema, Gabourey è apparsa lo scorso autunno nelle sale americane con un debutto folgorante, interpretando il difficile ruolo di Precious nella pellicola omonima diretta dal regista e produttore afroamericano Lee Daniels. Un film durissimo, senza fronzoli, basato sul romanzo “Push” della scrittrice e poetessa Sapphire: la storia di una ragazza analfabeta e obesa, violentata sistematicamente dal padre, di cui rimane incinta due volte, e seviziata da una madre dai tratti demoniaci, che però rinasce grazie a un’assistente sociale che la iscrive a scuola.
La vita di Gabourey Sidibe è cambiata in pochi giorni. Dopo aver partecipato al provino incoraggiata dalla madre, la cantante R&B Alice Tan Ridley, Gabourey viene scritturata senza alcuna esitazione da Daniels, che aveva visionato per quel ruolo oltre 500 ragazze. Dopo aver letto la sua parte davanti a Bill Hopkins, direttore del casting ed ex compagno di Lee Daniels, “lui restò 30 secondi in silenzio e più tardi Lee mi disse: ti voglio nel mio film”, racconta Gabourey ancora incredula.
La sua interpretazione le ha già guadagnato diversi premi tra cui un Satellite Awards 2009 come miglior attrice emergente, e alcune candidature prestigiose, come quella agli Independent Spirit Awards 2010, al Golden Globe 2010 e, ultima in ordine di tempo, all’Oscar come miglior attrice. Il film, grazie anche alla sua interpretazione, ha vinto un Golden Globe e il premio Grand Jury al Sundance Film Festival. Numerose personalità dell’intellighenzia afroamericana l’hanno acclamato e la regina dei talk show Oprah Winfrey ha appoggiato la difficile ricerca di un distributore.
A marzo “Precious” arriverà nelle sale europee, dopo una prima visione all’ultimo Festival di Cannes. La carriera di questa attrice anomala e incredibilmente autentica nella sua interpretazione è appena iniziata: da poco la Sidibe ha finito di girare il secondo film, “Yelling to the Sky”, diretto dalla regista Victoria Mahoney.