A 60
anni dalla ripresa delle relazioni tra Giappone e Israele, il prestigioso museo
Design Museum di Holon, nel distretto
di Tel Aviv, propone una mostra che vede protagonista l’arte dello stilista
giapponese Yohji Yamamoto, con 80
abiti, inediti ed iconici, che appartengono all’archivio privato del designer.
L’estetica
di Yamamoto, rivoluzionaria e complessa, non è facilmente catalogabile, le sue
sono creazioni di una moda strutturata che si trasforma in arte e che ha messo
in discussione le norme tradizionali del vestire. Creazioni che si sposano
perfettamente con l’architettura museale progettata da Ron Arad
come spiega la direttrice del Museo, Galit
Gaon “Queste
installazioni così poco convenzionali contrappongono il caratteristico stile
decostruttivista degli abiti di Yohji Yamamoto con le linee sinuose
dell’architetto Ron Arad che ha concepito il museo”, spiega la Gaon. “Questa
mostra crea un dialogo tra architettura e moda, tra culture e sguardi, tra due
Paesi, certo, tra Israele e Giappone”.
GUARDA LE CREAZIONI RIVOLUZIONARIE DI YAMAMOTO
Il pian terreno del museo è stato trasformato in una città dove manichini
vestiti con abiti – scultura dello stilista giapponese si muovono in modo
meccanico nello spazio. Al piano superiore, invece, con un albero fatto di luci
e creazioni rosse e nere, l’atmosfera cambia, diventa surreale, rarefatta,
meditativa. Nell’area Design Lab, sono gli abiti maschili i protagonisti
contrapposti ad un abito della coreografa tedesca Pina Bausch.
E’ possibile visitare la mostra fino al 20 ottobre 2012
