Con l’autunno sono molti i centri espositivi che danno vita ad una nuova stagione, presentando nuove opere ed inaugurando un nuovo corso. Il Museo Pecci di Milano apre le porte, invitando i visitatori a conoscere creazioni provenienti dal Centro Pecci di Prato, con una circolazione delle opere che aiuta ad attuare una migliore diffusione dell’arte. Il calzante titolo dell’esposizione è “Cambio di stagione”. Proposte dalla collezione del Museo, che mette in evidenza il rinnovarsi del patrimonio del museo.
La mostra non è una semplice proposizione di nuove opere, ma si muove in un terreno ben definito. L’argomento attorno a cui ruotano tutte le opere presentate è quello delle energie. Di grande attualità, ma lontano dal voler trovare facili soluzioni, gli artisti interpretano in maniera personale le urgenze del nostro pianeta. Il compito dell’arte, d’altronde, non è mai quello di indicare una via, ma quello di mettere in crisi e far ragionare, proponendo prospettive nuove
L’esposizione, curata da Stefano Pezzato, presenta dodici artisti di rilevanza internazionale. Installazioni ed opere video, per un insieme complesso ed affascinante. Il corpo utilizzato come teatro d’azione per il progetto “Skin of the Soul II” (1995) di Chris Sacker, un onirica appropriazione del sole da parte di Alberto Moretti nel suo film “Il magico è la scienza della jungla” (1974), indagine sul concetto di impoverimento della natura e ricchezza del tecnologico in “Tempo Liquido” (1989) di Fabrizio Plessi e molti altri ancora. Le opere provengono da periodi diversi, ma hanno tutte la volontà di indagare il rapporto tra essere umano, pianeta terra e creazione dell’energia, senza scadere mai in banalità, ma con uno sguardo attento, che solo l’arte può avere.
Dal 21 ottobre al 17 dicembre 2011
Museo Pecci Milano
Ripa di Porta Ticinese, 113
Milano
Ingresso gratuito
Da martedì a sabato, dalle 15.00 alle 19.00
Per informazioni:
www.centropecci.it
Foto: Kenji Yanobe, Atom Suit Project. Antenna of the Earth”, 2000-2001, Materiali vari, installazione ambiente. Opera realizzata grazie al contributo dell’Associazione Amici del Museo Pecci. Donazione dell’artista. Archivio fotografico del Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci, Prato
