Il rapporto tra uomo e natura è stato sempre un punto focale nelle pratiche artistiche. Sia per quanto riguarda, in modo classico, i soggetti, sia nel modo di operare, nella volontà di dare vita ad un gesto creativo assimilabile a quello più potente della natura. Da questa considerazione e dalla volontà di portare alla ribalta i temi ambientalisti nasce la mostra Prima che il gallo canti, prima tappa di un Festival tutto dedicato al ‘verde‘: Green Street. La città di Monza verrà invasa per quattro giorni, dal 26 al 29 maggio 2011, negli spazi pubblici e in quelli privati dall’arte, la tecnologia, la musica e la poesia, tutti tesi ad indagare il rapporto tra uomo e ambiente.
Lo scopo dell’Associazione Green Street, organizzatrice della manifestazione, è proprio quello di risvegliare lo spirito civico dei cittadini, invitandoli ad interrogarsi sul modo in cui vivere il mondo, ritrovando una maniera più genuina di interagire con la natura, nonostante essa appaia molto lontana dal nostro quotidiano.
La mostra – al centro di Monza, presso il Palazzo dell’Arengario – curata da Daniele Astrologo Abadal, Raffaele Bedarida e Ruggero Montrasio, ripercorre la stretta connessione tra artista e natura, con una suddivisione sia cronologica, dagli anni Trenta ai Settanta, che tematica. Dai Bestiari di Salvatore Fancello, Lucio Fontana, Marino Marini, Arturo Martini e Fausto Melotti, intesi come rappresentazione della fauna tramite ceramica e terracotta, plasmati quindi con le proprie mani, con un parallelo evidente con la forza creatrice della natura.
Passando per i Miti contemporanei di Carl Andre, Christo & Jeanne-Claude, Walter De Maria, Jan Dibbets, Michael Heizer, Nancy Holt, Richard Long, Dennis Oppenheim e Robert Smithson, artisti lontani dalle logiche commerciali dei musei ed il cui lavoro si ricollega ad un’arte quasi atavica, in collegamento con il cosmo. Fino a i Percorsi estremi di Gordon Matta-Clark, Ana Mendieta e Pino Pascali, accomunati da una morte prematura e da un lavoro orientato verso la destrutturazione delle logiche fondamentali dell’Occidente e alla ricerca di un contatto vero con l’ambiente. Ma gli artisti coinvolti sono ancora molti altri e compongono un panorama ricco e variegato, in cui si percepisce la medesima tensione verso il lato più animale dell’essere umano.
Fino al 29 maggio 2011
Palazzo dell’Arengario
Piazza Roma
Monza
Da martedì a venerdì, dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 19.00
Sabato e domenica, dalle 10.00 alle 19.00
Ingresso 5 euro
Ridotto 4 euro
Per ulteriori informazioni:
www.greenstreetmonza.it