Alcuni tipi di ortaggio una volta mondati germogliano di nuovo, e quelle foglioline verdi che ricrescono dallo scarto se sufficientemente nutrite tornano ad essere ottima verdura nel giro di qualche giorno. Non tutti i vegetali si prestano a questa coltivazione casalinga, ma alcuni fra i più comuni sì. Prendiamo ad esempio la lattuga: quando si tagliano le foglie per l’insalata rimane sempre il torsolo alla base, che di solito viene gettato tra i rifiuti organici. Da questo scarto invece il cespo di lattuga può ringenerarsi, avrà solo bisogno di essere messo in un bicchiere con dell’acqua (1 o 2 centimetri), con la base rivolta verso il basso, e in pochissimo tempo rivedrete comparire delle foglioline tenere. A questo punto potete interrarlo in un vaso e lasciare che la lattuga riprenda il suo ciclo vitale, o tenerlo in acqua facendo attenzione alle marcescienze. Si presta particolarmente bene a questo processo la lattuga romana, ma anche tutte le altre varietà incluso il radicchio. Si comporta in questo modo il cavolo cinese.
Ortaggi che ricrescono dai loro scarti
Ci sono verdure in grado di rigenerarsi: le compri una volta e le utilizzi per sempre (o quasi)
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Stiamo per svelarvi un ‘segreto’ che potrebbe cambiare per sempre il vostro modo di fare la spesa: alcuni ortaggi sono in grado di rigenerarsi, di ricrescere anche dopo essere stati tagliati per il consumo. Verdura che rinasce dagli scarti, coltivazione diretta (e facilissima) per ottenere ortaggi a costo zero per 1, 2, anche 3 volte: provare per credere.
Allo stesso modo, il sedano a cui viene tagliata la base può riprendere a germogliare dai suoi fusti (lasciateli di circa 4 centimetri), mettendolo in acqua fino a che le radici ricrescono e poi interrandolo in vaso, oppure riutilizzando i germogli teneri che prolificano rimanendo a bagno. Tra le verdure che si rigenerano dagli scarti ci sono anche i porri, che come i sedano rinascono dalla base tagliata e messa in acqua, e i cipollotti, che invece si riformano a partire dai gambi verdi messi in un vaso come fossero dei fiori. Si presta anche la cipolla, con un procedimento un po’ differente: potete tagliare la base con la radice (almeno 2 centimetri di polpa), lasciarla un paio d’ore ad essiccare e poi piantarla direttamente nel terriccio, attendendo che il nuovo bulbo si formi; oppure utilizzare la parte più interna della cipolla, il cuore che quando la cipolla comincia ad invecchiare diventa verde: esso è pronto per germogliare di nuovo, basta metterlo in un piattino con dell’acqua e aspettare che ingrossi il nuovo bulbo per ripiantarlo.