La primavera porta con sé un’esplosione di colore, e dai fiori alle farfalle l’ispirazione per un make-up a tema certo non manca. Eppure sfumare diversi colori sulle palpebre non è così facile, e l’effetto ‘faccia da Picasso’ è un pericolo da non sottovalutare! Gli accorgimenti importanti sotto questo aspetto sono diversi: quali colori abbinare tra loro, come applicarli e sotto quale forma scegliere l’ombretto.
Ma andiamo con ordine. Le diverse texture degli ombretti permettono giochi di luce e contrasti diversi. Quelli in polvere sono i più diffusi perché più facili da utilizzare: si applicano con il classico pennellino a spugna, ma è con un pennello a setole piatte che si ottengono le migliori performance in fatto di sfumatura. Anche i polpastrelli sono un ottimo strumento per applicare l’ombretto, ma portano via una gran quantità di polvere, per cui occorre abbondare. Difficilmente sbavano e si tolgono in un attimo, ma l’inconveniente è che dopo qualche ora creano grumi sulle pieghe palpebrali, ragion per cui se la pelle non è ben tirata possono creare spiacevoli effetti visivi. Una chicca per una tenuta più lunga è quella di applicare l’ombretto in polvere con una spugnetta inumidita.
I prodotti in crema invece sono splendenti e brillantissimi, grazie alla base oleosa che dona un lucido effetto bagnato. Si applicano con i pennellini appositi e sono perfetti per chi ha la pelle delle palpebre tendenzialmente secca, ma il loro inconveniente è la tendenza a sbavare. Il trucco sta nello stendere un velo di cipria prima di applicare il prodotto, anche se renderà il colore meno luminoso.
Gli ombretti fluidi infine, sono i meno facili da applicare. Si trovano in formati simili all’eyeliner e si stendono con l’apposito applicatore per poi venire sfumati da un pennello. L’effetto è brillante e il colore rimane vivace per molte ore, ma solo mani esperte se ne dovrebbero servire perché la loro stesura è davvero a prova di make-up artist. Con le giornate molto calde poi, meglio evitarli: colano.
Ora veniamo al colore: più tonalità possedete meglio è, ma in linea generale nella vostra trousse non possono mancare tonalità chiare e neutre come il bianco, l’avorio, il beige, il rosa pallido, e altre scure come il grigio, il marrone, il blu. A seguire ovviamente tutti i colori della tavolozza! La tonalità dell’ombretto di solito si coordina con il colore degli occhi, possibilmente scegliendo i contrasti cromatici del cerchio di Itten. In linea di massima con occhi scuri meglio scegliere colori caldi – mattone, arancio, giallo – mentre con quelli chiari i toni freddi o i rosati.
Per quanto riguarda la sfumatura, procedete così: stendente innanzitutto la base neutra tra la palpebra superiore e l’arcata sopraccigliare e un poco all’interno, verso il naso. Il colore vero e proprio invece andrà a coprire il contorno degli occhi e la piega palpebrale. Applicate poco prodotto per volta, di modo da poter correggere in caso di errore, e abbiate l’accortezza di cambiare pennello per ogni colore: fa davvero la differenza! Per le sfumature i pennelli a setole piatte sono l’ideale, perché ‘spolverano’ il prodotto in maniera più diffusa di quelli a spugna. Solo le più esperte possono azzardare più di due colori! Ricordate infine che i colori chiari amplificano lo sguardo, mentre quelli scuri lo rendono più profondo.