“Sarà impossibile fare a meno del pane” o “quanto mi mancheranno gli spaghetti” sono i pensieri che ci vengono in testa di solito, prima di affrontare una dieta. Eh già, perché nella maggior parte dei regimi alimentari dimagranti il ruolo dei carboidrati è ridotto al minimo, riservato alla mattina (cereali, fette biscottate) o al massimo a pranzo, con un panino al latte o un piatto minimo di pasta.
Dall’America però arriva una rivoluzionaria dieta, la Carb Lover’s, che, come dice il nome stesso, farà felici le persone che vedono nella rinuncia alla pasta l’ostacolo più grande da sormontare. La Carb Lover’s infatti si basa sulla convinzione che l’apporto quotidiano di carboidrati dovrebbe costituire il 64 % del totale, al contrario della Dukan e di tutte le diete di tendenza in Europa che prediligono le proteine. Il “New York Times” l’ha già eletta dieta dell’anno, e il suo successo è dilagante.
Come mai questa dieta funziona? Ce lo spiegano i risultati di una ricerca condotta dagli scienziati del Centro di Ricerca sulla Nutrizione dell’Università del Colorado, che ha dimostrato che grazie ai carboidrati il senso di sazietà viene maggiormente soddisfatto, impedendo il rischio di esagerare con le dosi e di spuntini fuori pasto; inoltre, pasta e pane mantengono alto il metabolismo e favoriscono la riduzione di colesterolo e triglicertidi.
Infine, bandire dal proprio menù spaghetti e pennette rende stanchi e irascibili, trasformando la maggior parte delle diete in compiti difficili da eseguire soprattutto a livello psicologico, il che spiegherebbe perché la maggior parte delle persone che le iniziano spesso non le finiscono. La Carb Lover’s invece, a giudicare dalle ricette che permette di consumare, non conosce sacrifici: tra i piatti proposti dai siti è presente persino la pizza. La promessa è di perdere fino a 5 kg in un mese, dividendo la dieta in due fasi: la prima, la fase d’urto, dura una settimana, e riduce il peso di 2,5 kg, mentre la seconda parte, di assestamento, dura 21 giorni e fa perdere altri 3 kg.