I capelli ricci sono molto belli quando appaiono sani e con ciocche definite, ma diventano ingestibili quando sono crespi ed arruffati. Spesso a causa dell’umidità, anche i capelli più curati possono diventare crespi, creando un effetto di disordine e sciatteria. Da qualche tempo in soccorso alle donne ricce arriva un nuovissimo trattamento al silicone “brasiliano”. Applicando un prodotto a base di cheratina e collagene il capello viene ricoperto da una sorta di guaina che protegge dall’umidità e dona una effetto molto sano per circa quattro mesi. La novità viene direttamente da Brasile, ma, per un gioco perverso, in Brasile viene chiamato trattamento marocchino.
Non è però tutto oro quello che luccica: il vero problema di questo miracoloso metodo anticrespo, che sta impazzando negli USA riscuotendo consensi entusiasti anche tra le star hollywoodiane, da Jennifer Aniston a Halle Berry, è che non si capisce bene quali siano effettivamente gli ingredienti contenuti nei prodotti utilizzati. C’è chi parla di formaldeide, che è molto rischiosa per la salute, ma anche le grosse case produttrici di questi prodotti, come la Brazilian Blowout, pur garantendo l’assenza di questo ingrediente nelle loro composizioni, si rifiuta di dare una lista completa delle sostanze usate. La giustificazione ufficiale è evitare di correre il rischio che la loro formula segreta venga “rubata” dalla concorrenza.
È innegabile che il risultato sia magnifico, sia sui capelli ricci, che appaiono luminosi e “domati” sia su quelli lisci che tendono al crespo. La domanda che ci si dovrebbe porre, prima di lasciarsi tentare da questo trattamento “miracoloso”, è se sia opportuno rischiare di utilizzare prodotti che possono essere dannosi per la salute. Quando si parla di bellezza si tende infatti troppo facilmente a guardare al risultato finale, senza chiedersi quali siano i passaggi per raggiungerlo. Quando però è la nostra salute ad andarci di mezzo non bisogna avere alcun dubbio sui prodotti che si stano usando.