Dopo tutti gli sforzi fatti per ottenere un colorito finalmente dorato, dalle ore intensive di esposizione al sole ai litri di creme e prodotti vari utilizzati, non si può tollerare di vedere l’abbronzatura che se ne va alla prima doccia. Disdetta, sconfitta: in un batter d’occhio le spalle si spellano, la pelle si secca, il corpo ritorna al colorito pallido del solito. Come evitare che in due giorni si vanifichino gli sforzi di tutta un’estate? Ecco come prendere il sole perché l’abbronzatura si prolunghi nel tempo.
Innanzitutto, non disperate se perdete il colorito in pochi giorni: significa che il ricambio cellulare della vostra pelle funziona bene. Se ciò non vi consola, sappiate che il modo in cui state al sole è il primo fattore che influisce sulla durata della tintarella. La prima regola è abbronzarsi gradualmente, per non produrre lo shock cutaneo delle scottature che obbligano il corpo a ricambiare le cellule morte. L’abbronzatura dei primi giorni è superficiale, è solo dopo una settimana che la tinta diventa davvero duratura, quindi non vale la pena fare delle full immersion di sole.
Niente esposizioni prolungate ai primi raggi di sole, anche perché la melanina si ‘ricarica’ circa ogni 40 minuti. Evitate categoricamente di prendere il sole nelle ore più calde, cioè tra le 11 e le 15. Inoltre può aiutare molto prendere il sole in movimento, magari passeggiando o giocando a beach volley, perché in questo modo i raggi si distribuiscono uniformemente. In tutto questo è obbligatorio utilizzare una crema solare adatta al proprio fototipo, perché un’abbronzatura sana dura molto, molto di più.
Tutto questo serve a garantire una tintarella uniforme e una pelle in buona salute, ma al di fuori della spiaggia? Idratarsi è la prima regola per evitare la cosiddetta spellatura: bevete tantissima acqua e mangiate verdura e frutta crude se volete mantenere l’abbronzatura, e dopo la doccia non dimenticate mai un buon doposole se siete appena state al mare, o un qualsiasi prodotto idratante se siete già tornate in città. Per nutrire la pelle e limitare molto la secchezza, provate con l’olio di mandorle dolci.
Per quanto riguarda i lavaggi, prediligete la doccia al bagno: l’ammollo prolungato favorisce la desquamazione. Utilizzate solo detergenti ultra delicati e non schiumosi, che seccano molto meno del comune sapone, possibilmente arricchiti con olii vegetali (jojoba, avocado, mandorle). Asciugatevi bene quando avete finito, e non lasciate le goccioline ad evaporare da sole, asciugatele bene ma non sfregate: meglio tamponare delicatamente con un tessuto liscio e morbido.
Nutrirvi di alimenti ricchi di Vitamina A e betacarotene, come vi abbiamo consigliato in questa dieta pro-tintarella, è un ottimo modo per mantenere la pelle luminosa e dorata.
Infine, sembrerà una contraddizione ma non lo è, ai primi accenni di spellatura, fate uno scrub. Non toglierete la tintarella, che se tutto va bene sarà in profondità, ma eliminerete lo strato più superficiale di pelle già morta, che rende la carnagione spenta e opaca. Inoltre questo è il modo migliore per prepararsi a prendere altro sole, perché uniforma la pelle e la rende liscia come una tela bianca su cui dipingere daccapo!