Da poco è stata celebrata la Giornata Internazionale dell’Acqua, che ci ha ricordato l’importanza del risparmio idrico e del giusto utilizzo di una risorsa tanto importante. E se questo non fosse uno stimolo sufficiente a farci ridurre i tempi e la frequenza delle docce, ci pensano gli esperti a mettere la ciliegina sulla torta: lavarsi troppo fa male alla pelle.
Lo confermano alcuni dermatologi ed esperti al Time, interpellati su un tema semplice ma nient’affatto scontato: quanto spesso dovremmo lavarci? Una doccia al giorno è la media di moltissime persone, nei periodi caldi anche due, ma non è esattamente un’abitudine positiva, anzi (oltre che poco ecologica). Ci si lava più per ragioni estetiche e sociali che di reale esigenza igienica, afferma la dottoressa Elain Larson, esperta di malattie infettive “La gente pensa di lavarsi per essere più pulita, ma dal punto di vista batteriologico non è così”. Questo accade perché docce molto frequenti portano la pelle a disidratarsi e seccarsi, e le piccole screpolature che si formano sulla superfice cutanea permettono ai germi di penetrare più facilmente. In pratica quella che si ritiene essere un’abitudine igienica, in realtà può addirittura essere anti-igienica.
L’acqua e i detergenti usati con troppa frequenza consumano lo strato di oli naturali che la pelle produce, i quali fungono da barriera protettiva e rendono la cute morbida ed elastica. Il dermatologo Dr. C. Brandon Mitchell afferma che la maggior parte delle persone si lava troppo, e che la frequenza ideale, dal punto di vista medico, sarebbe di una o due volte alla settimana; naturalmente occorre fare una media con le esigenze estetiche e le condizioni personali (c’è chi fa mestieri in cui si sporca molto, chi va in palestra, o semplicemente chi ha una sudorazione particolarmente forte), ma il consiglio di molti esperti è quello di preferire lavaggi parziali alla doccia quotidiana.
