Richiedono maggiore durata di applicazione rispetto alle tinte classiche, ma hanno i loro vantaggi: le colorazioni vegetali coprono i capelli bianchi, ma non fanno male al cuoio capelluto e – cosa più importante – si prendono cura della nostra chioma. Ecco le più utilizzate, oltre al conosciutissimo hennè.
L’indigo (Indigofera tintoria) è una polvere adatta alla colorazione dei capelli e in grado di garantire la copertura dei capelli bianchi soprattutto se utilizzata in combinazione con l’hennè. E’ indicata per capelli scuri. L’indigo puro tinge di nero, con eventuali sfumature mogano o violacee a seconda della colorazione di base dei capelli. La tecnica migliore consiste nel miscelare hennè e indigo nella preparazione della tintura naturale o nell’effettuare una colorazione prima di solo hennè ed in seguito di solo indigo, soprattutto se i capelli bianchi sono numerosi.
La polvere ottenuta dalle radici di Alcanna tintoria permette di ottenere una colorazione rosso-mogano. Può essere miscelata all’hennè o al mallo di noce per ottenere le sfumature di colore desiderate. Deve essere mescolata con acqua calda o con del tè forte per dare origine a un composto cremoso da applicare sui capelli.
Così come l’hennè e l’indigo, anche il mallo di noce rappresenta una polvere colorante naturale di origine vegetale, facilmente reperibile in erboristeria. Può essere miscelata con acqua calda per ottenere un composto cremoso da stendere sui capelli per coprire i capelli bianchi, su cui si otterranno delle sfumature castano-dorate. Può essere anche impiegato per scurire l’hennè, miscelandolo ad esso nella preparazione della colorazione.
Con la salvia è possibile preparare un infuso forte da utilizzare come impacco per i capelli prima dello shampoo, o come ultimo risciacquo. Il suo impiego regolare permette di ravvivare la colorazione della chioma e di scurire i primi capelli bianchi, che potranno assumere via via una colorazione dorata.