Il Festival Internazionale del Cinema Fantastico nasce nel 1968 ed é attualmente uno degli eventi con maggiore impatto mediatico della Cataluña. Un appuntamento obbligatorio per amanti del genere fantastico e di tutte le sue derivazioni, per addetti ai lavori desiderosi di entrare in contatto con le nuove tendenze e tecnologie, per molti giovani talenti che cercano visibilitá e un mercato per le proprie opere. L’anno scorso furono 320 i lavori proiettati, per un pubblico che superó le centomila unitá di spettatori in sala.
Quest’anno l’immagine del festival é legata ai 30 anni di Alien: del capolavoro di Ridley Scott é stata proiettata la versione preferita dal regista e inedita in Spagna mentre a Walter Hill, produttore dell’intera saga, é stato consegnato il Premio Macchina del Tempo. Sempre in tema di omaggi, ha ricevuto il Gran Premio Onorifico del festival l’attore britannico Malcolm McDowell, indimenticabile Alex ne “Arancia Meccanica” di Kubrick.
Ma i veri protagonisti della giornata inaugurale sono stati i catalani Paco Plaza e Jaume Balagueró, acclamatissimi autori di [Rec]2, sequel ancora piú grottesco ed esilarante del primo Rec, che ebbe un grandissimo successo in tutto il mondo e fu presentato proprio a Sitges nel 2007. Una storia di vampirismo contemporaneo girata camera a spalla, dove alla tradizionale sete di sangue degli zombie si contrappone la sete di immagini di una troupe televisiva, che se nel primo episodio si ritrova per caso prigioniera in una casa infestata, nel secondo accompagna un esperto sulle tracce dell’origine dell’infezione nell’improbabile ricerca di un antidoto.
Si cimenta con il genere vampiresco anche il coreano Park Chan-wook, con Thirst. Il geniale regista della Trilogia della Vendetta, al quale viene assegnato un altro dei premi Macchina del Tempo, presenta in concorso un’opera che reinventa la figura classica del vampiro mettendolo nei panni di un prete, che ovviamente non teme la croce come un Dracula qualsiasi ed é dotato di poteri sovrannaturali ma non dei tradizionali lunghi canini.
Durante questi giorni contrassegnati da opere d’autore vecchie e nuove c’é stato spazio anche per il divismo adolescenziale, grazie alla presentazione di New Moon secondo capitolo della saga Twilight. La presenza di Jamie Campbell, uno degli attori protagonisti, ha richiamato un folto pubblico di giovanissimi che si sono accampati fuori dal cinema dalla notte precedente la proiezione per avere un posto in prima fila accanto al loro idolo. Tra le produzioni che hanno richiamato l’attenzione é d’obbligo nominare La huerfana (L’orfana) di Jaume Collet-Serra, al suo secondo lungometraggio dopo un esordio non troppo felice con House of Wax (famoso soprattutto per essere stato interpretato da Paris Hilton). Questa volta la protagonista del film é una bambina e a produrlo é addirittura Leonardo Di Caprio.
Unico autore italiano presente a Sitges Federico Zampaglione, ex cantante dei Tiromancino che da qualche anno si cimenta volenteroso con la settima arte. Il suo Shadow ha lasciato il pubblico freddino e non ha entusiasmato nemmeno la critica, sebbene fosse annunciato dagli organizzatori come uno dei film piú estremi della rassegna.
Ma oltre ai film il vero, grande spettacolo che da un paio d’anni organizza il festival é la Zombie Walk – un corteo partecipatissimo di mostri, alieni, vampiri e morti viventi che invade festosamente il centro di Sitges a partire dal sabato pomeriggio e per buona parte della notte.