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River to river: omaggio al cinema indiano

Non solo bolliwood, a Firenze si apre la 9°edizione del Festival di Cinema Indiano

Statua elefante verde
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Per la 9° edizione consecutiva, ritorna il Florence Indian Film Fest, la prestigiosa rassegna cinematografica rivolta al grande paese asiatico; ospitato nel capoluogo toscano fino al 10 dicembre, è il primo festival al mondo interamente dedicato al cinema indiano e ai film sull’India. L’iniziativa, sotto l’egida della Mediateca Regionale Toscana-Film Commission e della Cinquanta Giorni di Cinema Internazionale a Firenze, si terrà all’Odeon, il prestigioso cinema anni Venti nel centro storico della città.

Quest’anno sarà proposta al pubblico una retropsettiva dedicata al genio malinconico di Guru Dutt (1925-1964), uno dei grandi registi dell’Age d’Or del cinema del subcontinente, l’Orson Welles indiano degli anni ’50, scomparso prematuramente (alcolizzato e suicida) a 39 anni. I suoi lavori sono pervasi da un senso di solitudine e cupezza, ma allo stesso tempo da un grande fascino.

Tre i film selezionati , visibili su pellicole originali grazie alla collaborazione con il Directorate of Film Festivals di Nuova Delhi: il poliziesco alla francese  « Questo o quello » (1954), la contrastata storia d’amore di « Mr. and Mrs. 55 » (1955) e l’autobiografico e struggente « Fiori di carta » (1959). Con la serata d’apertura del Festival si inaugura contemporaneamente la mostra su Rana Ravi(1848-1906), il  grande pittore indiano noto per l’anticonvenzionalità della sua vita e l’audacia delle sue opere che portarono scompiglio nell’India dell’Ottocento.

Come film d’apertura é stato selezionato proprio “Colours of Passion”, del regista indiano Ketan Mehta: il film narra le vicende amorose  di Varma con la sua musa ispiratrice Sugandha, in un contesto sociale  fondamentalista che rifiuta i suoi dipinti, considerandoli rappresentazioni immorali e indegne. Tra i film in concorso saranno proiettati i più recenti lavori della cinematografia indiana divisi per lungometraggi, cortometraggi e documentari.

Il film preferito dal pubblico vincerà il River to River DigiChannel Audience Award: il premio (uno per ogni categoria), consiste nella distribuzione digitale internazionale del DVD sul nuovo DigiChannel.net e nella promozione gratuita sul sito del film e relativi trailer. Nella serata di chiusura di giovedì 10 dicembre verrà proiettato « Sita Sings the Blues » di Nina Paley, un esilarante lavoro d’animazione in cui tre burattini raccontano la tragicommedia antica e moderna del Ramayana. La divinità Sita, costretta a vivere lontana dall’adorato marito Rama, canta le sue pene d’amore sulle note del blues, in una sorta di pariodia del cinema di Bolliwood che non risparmia pero’ lascrime e commozione.

A latere dell’iniziativa non mancheranno eventi mondani, incontri e dibattiti : da segnalare l’appuntamento per mercoledi 8 dicembre alle ore 11.30 presso il cinema Odeon, dove si discuterà attorno al tema  « India: donne, uomini, sesso, genere ».  Dall’Arno al Gange, sarà l’occasione per raccontare storie ed esperienze di vita specchio di una società multiforme e in continua evoluzione che con sempre maggiore influenza si affaccia al mondo occidentale da protagonista.

River to River. Florence Indian Film Festival
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