La famigliola tutto giallo e irriverenza, che quest’anno festeggia i 20 anni dalla prima messa in onda statunitense, nel 1989 su Fox, è una delle pietre miliari della televisione. Guai a toccarli, si minerebbero le poche certezze rimaste ai telespettatori, soprattutto quelli italiani, perché I Simpson, non sono solo un fenomeno tv indiscutibile (in onda su Fox e su Italia1, dal lunedì alle venerdì alle 19:25), ma anche un culto, perché è una serie fatta bene.
Come nelle scatole cinesi, infatti, l’eccezionalità dei Simpson sta nel racchiudere in sé tanti altri contenuti speciali che ne hanno decretato il successo mondiale che merita, nonché l’essere indiscussa icona tv fin dagli anni ’90.
Tra questi, appuntamento imperdibile per i fan è “Treehouse of Horror”, in Italia “La paura fa novanta”, microserie nella serie diventata cult.
Si tratta dell’unica puntata per stagione, trasmessa ogni anno in occasione di Halloween, in cui tutti i personaggi de I Simpson sono completamente diversi dal solito, pur rimanendo se stessi. Ogni episodio è infatti diviso in tre parti autonome ed indipendenti tra loro, ma convergenti in una trama centrale, in cui horror, fantascienza e soprannaturale prendono il posto delle classiche trame simpsoniane e Springfield diventa un postaccio tetro e inquietante.
Anche quest’anno, l’appuntamento con il Treehouse of Horror si conferma e sabato prossimo 31 ottobre, serata di Halloween, su Fox a partire dalle 18:30 andrà in onda la lunga maratona in giallo horror. Un omaggio per i fan italiani che per la puntata inedita del Treehouse of Horror XX, dovranno prima aspettare l’uscita negli USA. Indiscrezioni (ufficiali) della produzione, a proposito parlano del tema previsto: protagonisti saranno zombie (omaggio a George A.Romero) frutto della trasformazione di coloro che si sono nutriti degli hamburger preparati da Krusty il clown con carne di mucca pazza…
I geniali padri dei Simpson, l’ideatore Matt Groening e il produttore James L. Brooks, sono stati portenti di creatività anche in Treehouse of Horror: una vera chicca, in cui tutto è stravolto ma nulla è inedito.
Per esempio, se l’eccessivo fervore religioso di Ned Flanders è fastidioso come la ricrescita post-rasoio, la sua interpretazione del demonio in persona in La paura fa Novanta IV è da Oscar, per contrasto; oppure, per affinità, quella del cinico e spietato Mr.Burns nel ruolo di Dracula (parodia del vampiro Bram Stoker), è indimenticabile.
Succede, così che, una volta l’anno, tra zombie, vampiri, sedute spiritiche, scene splatter, citazioni cinematografiche e televisive, cloni, cyborg, serial killer, fantascienza, i protagonisti dei Simpson danno vita a episodi ancora più assurdi del solito, diventando essi stessi più surreali che mai.
Non solo i soliti noti, cult nel cult sono i due personaggi inventati appositamente per Treehouse of Horror che solo e sempre qui si incontrano: gli alieni verdi e bavosi Kang e Kodos che con il loro unico occhio, criticano disgustati la razza umana, mirando però a soggiogarla. una sorta di alter ego dello spettatore, che attraverso i loro (mono)sguardi, rigurgiti e umore giudicano dall’alto le nefandezze umane.
Si potrebbero scrivere capitoli interi sulla saga del Treehouse of Horror, per i contenuti sfrenati, ricchi di fantasia e spunti, ben lontani dall’essere esauriti.
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