Incontro tra professionisti del settore ma anche e soprattutto una buona ragione per fare festa, la TCB nasce nel 1991 come primo raduno in Germania sul tema tatuaggi e piercing. Così come allora si svolge a Berlino, capitale ma anche luogo di culto per anarchici o per gente che trova nella protesta sociale una ragione di vita. Legare la cultura del tatuaggio a movimenti di rifiuto delle forme di controllo come gli Anarcho-Punk puo sembrare un luogo comune, ma infondo il tatuaggio è per molti un segno di protesta, “intima”, una reminiscenza delle cicatrici tribali da cui proviene.
Berlino, regina punk, si è meritata la corona che un tempo apparteneva a Londra. Sono passati gli anni in cui i centri sociali e le strutture occupate costituivano una presenza massiccia nella struttura urbana berlinese, ma nonostante ciò ancora oggi, tra compromessi e join-venture con le istituzioni, molti di questi luoghi resistono e mantengono il loro carattere auto-gestionale. La presenza punk-anarchica a Berlino è solo uno dei motivi per cui la Tattoo Convention è divenuta quasi una tradizione. L’altro fondamentale motivo è rappresentato dalla forte relazione che sia il piercing che il tatuaggio hanno con l’arte e l’illustrazione.
Le performance in programma sono di tutti i generi. Dalla “dama” più tatuata al mondo agli spettacolini erotic-burlesque, dalle danze tribali tahitiane al trasformista-cantante. La musica ha fatto da cornice all’evento appena concluso, soprattutto durante i “contest”.
Numerosissimi artisti si sono contesi i tanti premi. Il Best of Show (il migliore di tutta l’esposizione) è andato ai BuenaVista Tattoo Club. Questo gruppo tedesco, nonostante abbia giocato in casa, se l’è dovuta vedere con artisti di calibro internazionale. Le loro carte vincenti sono state senza dubbio la finezza delle tecnica d’esecuzione ed i soggetti tatuati: un originale mix tra genere tradizionale ed illustrazione contemporanea. Parallelamente hanno sfilato in passerella le sensuali modelle partecipanti alle gare di “sexy-walk” e “vestito da sera” ma il premio più ambito in questo settore è sicuramente la Tattoo Queen (regina dell’evento) TCB 2009, che è andato alla peperina tedesca Carina Jost.
Il medagliere degli italiani è rimasto purtroppo a secco ma è stata una valida alternativa per chi si è trovato in questo week-end nella moderna città di Berlino, dove dalla manica di un giovane papà con passeggino vedi scorgere un grosso tribale maori. Qui il tatuaggio non rappresenta per forza uno stato sociale o una presa di posizione politica, spesso è pura decorazione del proprio corpo, il ricordo di un grande amore oppure semplicemente un errore da tenere a mente
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