E’ stato l’enfant prodige dell’alta moda francese. E’ stato colui che ha creato scandalo tra i benpensanti facendo indossare lo smoking da uomo alle sue donne, introducendo con coraggio la linea “Trapèze”, creando un profumo, “Opium”, dal nome irritante, dando vita ad una collezione, la ‘40’, ispirata agli anni bui della guerra, posando nudo per il suo profumo “Homme”. Muore, il maestro di stile, nella sua casa parigina, all’età di 71 anni.
Algerino di origini, Yves Saint Laurent, fa il suo ingresso nel mondo della moda nel 1957, quando l’assistente di Dior viene chiamato a succedere al maestro, morto di infarto in un albergo di Montecatini. Il giovane designer si fa subito amare con la collezione Trapezio e con il suo stile, fatto di linee morbide e sicurezza del taglio sartoriale, assolutamente individuale e in totale indipendenza dal panorama della moda francese.
Ma nel ’60 il giovane Yves viene chiamato a prestare servizio militare in Algeria, nel frattempo Christian Dior lo sostituisce con un nuovo disegnatore, Marc Bohan. Tornato a Parigi, con l’aiuto di Pierre Bergé e di un finanziatore americano, apre ufficialmente il suo primo atelier. Era il 1962 e il successo fu immediato. I suoi modelli sono acquistati dall’alta borghesia francese e dai compratori dei department store americani.
L’arte, la letteratura, la storia e il teatro, influenzano le sue collezioni successive, così come quella del ’65, tra le più fortunate, ispirata alla geometria delle opere di Mondrian, caratterizzata da linee rigorose, abiti diritti di jersey, impermeabili di vinile. Le origini esotiche, il contatto con il mondo arabo, si assaporano nelle sue creazioni: l’abbinamento insolito di colori, l’opulenza dei tessuti, l’estrosità dei ricami, la fantasia degli stampati, il tutto combinato con un gran rigore formale.
Nel ’66 lancia per la sera lo smoking da donna, semplice, nero, dai risvolti in raso. Seguono poi i profumi YSL pour homme (’71), Rive Gauche (’71), Eau Libre (’75), Opium (’77), Kouros (’81). Nel 1978 entra nel mondo della bellezza con una linea cosmetica che, nel ’92, vede il volto di Catherine Denueve come testimonial.
Nell’82 il settore si espande e crea la seconda linea “Variation”, nel frattempo musei di tutto il mondo gli dedicano mostre retrospettive e celebrano la sua creatività come uno dei massimi contributi al mondo della moda. Nel 1999 la proprietà entra a far parte del gruppo Gucci.
Nel 2002, lo stilista è stanco e malato, esce di scena con un’incredibile sfilata sulla passerella del Centre Pompidou: 300 modelli di ieri e di oggi. In sala la commozione è altissima, soprattutto quando Catherine Deneuve canta per il suo amico “Ma plus belle histoire d’amour c’est vous”.
Della sua vita lo stilista ha detto “Ho conosciuto quei falsi amici che sono i tranquillanti e le droghe, la prigione della depressione e delle cliniche. Faccio parte di quella che Marcel Proust chiama: ‘La magnifica e lamentosa famiglia dei nevrotici’ “.
Addio maestro…
Addio maestro di stile
Muore nella sua casa parigina all’età di 71 anni, lo stilista francese Yves Saint Laurent.
La Presse