Compagno quotidiano (ormai invadente) a cui non possiamo rinunciare, lo smartphone è divenuto ormai una sorta di “estensione” del nostro corpo, pronto a darci informazioni in tempo reale e a tenerci in contatto con più persone nello stesso momento.
A chi piace e a chi no, il telefono non è più lo strumento con cui “fare due chiacchere”, ma un vero e proprio alleato della privacy negata, un oggetto in grado di innescare in ognuno di noi la spasmodica voglia di avere tutto sotto controllo e di sapere il più possibile di conoscenti e sconosciuti. Questo porta uomini e donne a farne un uso eccessivo, che spesso va oltre l’utilizzo lavorativo e che può farci dimenticare il contatto con il “reale”.
Stesso discorso per i tablet, piccole tavolette in grado di distrarci, farci fare shopping, leggere mail, consultare testi o leggere libri: possiamo fare tutto e i nostri occhi passano la maggior parte del tempo sugli schermi. Nocivo? Sì, per la vista. Ma non solo. Secondo uno studio dalla London Clinic, nel Regno Unito, smartphone e tablet avrebbero effetti collaterali anche sulla nostra bellezza. Parliamo del tech-neck, un inestetismo legato alla postura: collo piegato in avanti e occhi fissi sul dispositivo portatile.
Questa posizione porta a un progressivo rilassamento cutaneo che riguarda principalmente la zona del collo ma che progressivamente tocca anche il viso. È il caso di rughe che possono insorgere nel contorno occhi insieme a quelle delle guance che tendono a scendere verso il basso. Un effetto “sharpei” difficile da correggere con metodi estetici e che quindi è importante prevenire quanto possibile.
Secondo l’American Academy of Optometristry la giusta distanza fra smartphone e viso dovrebbe essere pari a un braccio semipiegato con la mano che impugna il telefonino poco al di sotto rispetto il livello della spalla. Sarebbe opportuno dunque mantenere “le giuste distanze” e limitare l’uso dei dispositivi elettronici. Ma per mantenere sguardo e collo giovani è possibile anche esguire la ginnastica facciale.
Il primo esercizio si chiama “il ruggito del leone” e serve per rendere più compatti i contorni del viso prevenendo il rilassamento dei tessuti e i tipici cedimenti dell’età. Si esegue spalancando completamente la bocca per alcuni secondi, e in contemporanea sollevando le sopracciglia e spalancando anche gli occhi. Dopo una ventina di secondi richiudete le labbra arricciandole come per dare un bacio e restando in questa posizione per altri 20 secondi.
L’esercizio del sorriso serve per tonificare la guance. Dovete sorridere e mantenere tale posizione per 10 secondi. Ripetete dalle 10 alle 30 volte. Poi c’è quello per rassodare la pelle del collo e prevenire il doppio mento. Dovete sporgere in avanti la mandibola e spingerla verso l’alto più che potete mantenendo la pozione per dieci secondi. Ripetete dalle 10 alle 30 volte
Per prevenire le rughe intorno a bocca e labbra, dovete aprire la bocca e poggiare indice e medio sulle labbra (in senso orizzontale o verticale) e cercate di riavvicinare le labbra opponendovi all’ostacolo costituito delle dita. Ripetete dalle 10 alle 30 volte. Infine lo stretching del collo: rilassatevi e portate la testa indietro rispetto alla posizione abituale; rimanete ferme per qualche secondo e procedete all’esecuzione dell’esercizio per una decina di volte.