L’olio di oliva è il prodotto per eccellenza della tradizione agroalimentare del Mediterraneo. Ma occorre fare una distinzione tra olio d’oliva ed olio extravergine d’oliva. Il primo è un olio di base che viene prodotto con olive da caduta. Il secondo, invece, è un olio proveniente da spremuta di olive di prima raccolta che mantiene intatte tutte le qualità nutrizionali ed organiche. L’olio extravergine d’oliva è un grasso monoinsaturo composto per la quasi totalità da trigliceridi; gli acidi grassi più rappresentati sono l’oleico, il linoleico e il palmitico. Si tratta di un elemento dalle molteplici virtù.
È nemico del colesterolo e amico del cuore. Protegge stomaco e intestino, aiuta nell prevenzione di tumori e mantiene sani i vasi sanguigni. L’affinità compositiva delle due frazioni lipidiche di questo supercibo spiega la facilità di assimilazione dell’olio di oliva da parte dell’organismo umano superiore a quella di qualsiasi altro grasso. In particolare grazie all’elevato contenuto in acido oleico, l’olio di oliva è più digeribile degli altri grassi in quanto favorisce le funzioni epato-biliari.
È ricco di acidi grassi polinsaturi. Gli acidi grassi saturi hanno due caratteristiche negative: tendono a depositarsi con più facilità sulle pareti delle arterie e tendono ad innalzare il livello di colesterolo nel sangue. Gli acidi grassi polinsaturi, se ben conservati – ovvero se non hanno subito ossidazione a causa di una conservazione o ad una preparazione errata – tendono ad abbassare il livello di colesterolo nel sangue e a fluidificare lo stesso.
Inoltre i grassi “buoni” contenuti nell’olio d’oliva aiutano a combattere il declino cognitivo correlato all’avanzare dell’età. Tra le sue numerose proprietà vanta anche quella di ridurre del 41% le probabilità di sviluppare un ictus. Questa, nuova inattesa proprietà emerge da uno studio pubblicato su Neurology da un gruppo di studiosi dell’Institut National de la Santé et de la Recherche Médicale.
Lo studio ha coinvolto 7625 persone dai 65 anni in su di cui sono state esaminate dieta, livello di attività fisica e peso. Nel corso dei 5 anni di osservazione i ricercatori hanno dimostrato che, rispetto agli anziani che non avevano mai usato l’olio d’oliva, coloro che ne facevano un «uso intensivo» correvano un rischio del 41% più basso di sviluppare l’ictus.