Alzi la mano chi, guardandosi allo specchio, non è solito stilare la lista dei propri difetti: c’è quella pancetta di troppo, le tanto odiate maniglie dell’amore, la pelle poco tonica… e chi più ne ha più ne metta. Parliamo di quelle imperfezioni che, spesso, mettono in crisi soprattutto quando si tratta di fare shopping e trovare la mise giusta in grado di rendere giustizia alle proprie forme. L’argomento non riguarda solo il gentil sesso, anche gli uomini hanno a cuore la cura della propria immagine: ebbene sì, oltre all’attività fisica e la sana alimentazione, a fare la differenza, che ci crediate o no, è anche l’abbigliamento.
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A raccontare i poteri magici dei tessuti è un vero esperto, Pino Peluso, uno storico sarto partenopeo pronto a regalare perle di saggezza svelando come un abito sartoriale creato ad hoc sia in grado di camuffare i difetti: “Nascondere qualche rotolino in più si può ed è più semplice di quanto sembri”. “Un buon sarto taglia direttamente sulla stoffa – spiega – E’ una tecnica che permette di evitare la semplificazione del carta modello che rischia di mortificare le forme a favore di una taglia standard. Nulla di più sbagliato. Anche il mezzo centimetro nel punto giusto è prezioso per rendere armonica la figura. Testa, spalle e torace devono rispettare precise proporzioni possibili con l’aiuto di un sarto esperto”.
Attenzione massima dunque, scopriamo i trucchi per ottenere, da capo a piedi, la tanto agognata silhouette. Punto numero uno, le pieghe: per attenuare quelle morbidezza di troppo, si gioca di saggezza dotando la giacca di pence, stratagemma che permette di dire addio alle rotondità. Regola numero due, no ai tre bottoni. Lo sapevate che fanno cadere lo sguardo proprio là dove spiccano i rotolini? Meglio prediligere i due bottoni, posizionandoli però pochi millimetri sopra l’ombelico, una scelta che permette di vedere il proprio ventre più piatto, è solo un gioco ottico ma va bene così. Lo step successivo riguarda la lunghezza della giacca e, a quanto pare, la perfezione sta nel mezzo: evitate dunque errori che potrebbero costarvi cari in termini di immagine.
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Passando al quarto consiglio, l’attenzione si sposta sulle spalle che vanno irrobustite al fine di dare al fisico una forma più armonica. Concentriamoci ora sul pantalone: la regola numero cinque vuole che il taglio sia alto, una tattica che permette di nascondere la pancia dentro la pence. Segue il punto sei che racconta come la cintura vada appoggiata sui fianchi fasciando la pancia.
Passiamo ora ad alcuni consigli di stile: penultimo appunto, il sesto, riguarda i colori. Se è vero che il nero sfina, non è necessario riempire il guardaroba sempre e solo con questa tinta, sì alle tinte scure ma spaziando, passando ad esempio al blu, al grigio e al marrone. Last but not least la regola numero sette che suggerisce di non strafare per quel concerne le fantasie, lunga vita alla sobrietà, no ai quadri, sì alle righe purché siano sottili.