“Novembre, esci fuori da questo agosto”. “Calosce al posto degli infradito”. Questi e molti altri commenti girano in rete riguardo all’esate 2014, una stagione che passerà alla storia per il poco sole concesso e per le temperature non propriamente da spiaggia.
Ma come si può rinunciare all’aspetto sano che le tintarelle donano alla nostra pelle? Basta andare dall’estetista. E stavolta con il benestare dei dermatologi. Nessuna lampada solare, i cui raggi possono danneggiare la pelle quanto quelli “tradizionali” a cui siamo sottoposti al mare. Per abbandonare l’incarnato color tortora proprio dell’inverno, si può ricorrere all’abbronzatura spray, spruzzando sul corpo un prodotto che, in pochi secondi, colora lo strato superficiale dell’epidermide.
La moda dell’abbronzatura spray è arrivata da pochi anni in Italia; non si tratta di una tintarella ottenuta con raggi Uv, ma di una colorazione che somiglia a quella ottenuta in casa con gli autoabbronzanti. Soprattutto, non è dannosa. L’abbronzatura spray è un metodo abbronzante che non presenta né rischi né controindicazioni.
La seduta di abbronzatura spray prevede l’applicazione di un prodotto cosmetico naturale sulla pelle attraverso l’utilizzo di un aerografo. Il prodotto erogato è a base di principi attivi antiage e idratanti come aloe vera e burro di karité: contiene una molecola estratta dalla canna da zucchero, il Dha, che colora lo strato cutaneo più superficiale. Per una tintarella integrale su tutto il corpo, il prodotto viene nebulizzato automaticamente all’interno di una cabina, simile a quelle delle docce solari (che invece sono da sconsigliare). Se si vogliono colorare solo alcune parti del corpo, sarà l’estetista a spruzzare il prodotto in modo mirato.
Le sedute di abbronzatura hanno una durata che varia da un minimo di sei secondi a un massimo di quattro minuti, a seconda della superficie da trattare. Utile anche per le antipatiche prime apparizioni in costume: ci si colora in un lampo e si è pronti per il weekend al mare.
Questo tipo di abbronzatura dona alla pelle un colorito naturale e uniforme che si adatta a ogni fototipo, aumentandone la tonalità di uno o due gradi, a scelta. Il colore dura da due a sette giorni. Per prolungare l’effetto tintarella è bene utilizzare creme idratanti a base di glucosamina, burro di karité e delta lattone, tre sostanze che oltre a nutrire la pelle, sono efficaci nel ricompattare la cute e rallentare il processo biologico di desquamazione e perdita delle cellule superficiali, quelle scurite dalla nebulizzazione del prodotto.
Il prodotto nebulizzato è dermatologicamente testato, ipoallergenico e atossico: naturalmente il consiglio è di rivolgersi a estetisti fidati, che utilizzino cosmetici e macchinari sicuri. Rispetto alle lampade solari la tintarella spray non causa l’invecchiamento precoce della pelle e non intacca la melanina, evitando di esporre, a lungo andare, al rischio di tumori. Paragonata alle creme autoabbronzanti classiche ha invece vantaggi di tipo estetico: non lascia macchie e non crea discromie, cioè gli aloni di colore che possono comparire nei punti critici, come collo, gomiti, ginocchia, dove è più difficile spalmare in modo omogeneo le creme. La tintarella spray non è pericolosa, ma può essere ingannevole: la pelle appare dorata, ma in realtà non è né abbronzata né protetta, quindi durante l’esposizione solare è fondamentale ricorrere a prodotti con filtri ai raggi Uv.